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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   mentre l'articolista si scusava; il pubblico attendeva in anticamera ed il Sig. Segretario cercava di porre i suoi buoni uffici.
   L'episodio scandalistico giunse all'orecchie della nostra Direzione j pertanto la Redazione fu interessata a curare un servizio speciale dopo una accurata inchiesta. Pertanto fu incaricato un; giovane che fosse estraneo a quell'ambiente giornalistico. Pubblicammo così la prima puntata sul « Mattino d'Abruzzo » dai titoli: « nonostante l'odore di sangue e l'atmosfera del delitto gli uomini non capivano che la squartatrice aveva ucciso», «Ora capisco... assassina!» grìSa Un uomo uscito dalla folla muta di orrore. La seconda puntata, viene riportata dal nostro numero 22 aprile 53 col titolo: « Ombre e luci sul delitto della squartatrice ». « II silenzio è sceso sul colpo «fi. scena circa l'accusa di favoreggiamento ». «Si giungerà al processo senza che la verità sia stata acclarato? ». La terza puntata del 23 aprile: «Ogni minuto del giorno del delitto avrà grande valore nel processo del delitto di Teramo ». «Si può parlare di «doti affetti, ve e materne'' nella assassina implacabile? ».
   Ritenemmo con ciò di avere fatto un'opera meritoria rivelando tanti 'dati dell'antefatto che negli atti processuali erano costretti in una velina, e ci spiace se in antitesi con la semplicistica tesi del collega del « Momento Sera », che sembra sia stato IÌD isolato nel coro unanime della stampa che reclama a nome della pubblica opinione più ampii accertamenti. Se questi fossero stati più ampìi infatti non vi sarebbero state rivelazioni dopo l'istruttoria, e sopratutto non avremmo letto quanto « Crimen » del 3 maggio scrive sotto il titolo: « Si profila l'ombra di un complice »/ in esso si accusa le lacune del processo per perorare il « rinvio », ma in esso ricorrono i ritornelli: « del primo amore mal corrisposto », « le cure e l'educazione data al bambino», «la relazione effettivamente di natura prettamente sen. timentale, meglio passionale », « discussioni, litigi ,e promesse » (che non figurano negli atti processuali, « il viso sconvolto della Elisa » (particolare poco messo in risalto), le parole nuove: « concorso in omicidio», «attenuazione della colpa»; ed infine il solito pistolotto finale che ci dice l'origine ed il fine dell'articolo: « FAw. S. Bri-giotti, giudicato senz'altro il migliore del nostro foro teramano! ».
   Il 12 maggio il « Momento Sera », questa volta senza firma, ci da una visione scialba dei; fatti, ci parla di folle gelosia, ma ci dice che l'Urbani dichiara di essere stato oggetto di una attenzione morbosa e dimentica che altrove ha dichiarato che 'di nulla si era accorto. Ci informa che l'assassina presentava i chiari segni di ferite e collut. tazione.
   (Fine cronistoria commenti stampa)
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