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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Ma, sia perche il male non è poi gravissimo come si pensava, sia] perché le cure sono molte t la Slunter riesce a rimettersi! in fàluttì tanto da attenuare ogni preoccupazione. E tanto da permettere al me. dico che la curava di non aver nulla in contrario al fatto che il marito si allontanasse per qualche giorno da' Teramo, chiamato fuori da argenti cose da sbrigare.
   L'Urbani parte lasciando la moglie sulla via della guarigione. Non più di 4 o & sono i giorni impiegati dall'Urbani per il disbrigo delle sue cose: dopo tale periodo, l'Urbani rientra in Teramo e della moglie lasciata sorridente e quasi convalescente ritrova solo una donna schiantata da un morbo misterioso ed inarrestabile che stupisce, per il suo sviluppo improvviso, lo stesso medico- curante e che la conduce inesorabilmente alla morte... Solo pochi mesi sono passati dall'arrivo degli Urbani a Teramo... La famiglia è di già decimata quasi che una potenza malefici infierisce contro di essa...
   Può questa potenza avere una personalità bene definita e definibile. ?
   Non potrebbe essa individuarsi in Elisa De Benedictis? Questa afferma di aver iniziato pochissimi giorni dopo la morte della Slunter le sue relazioni intime con Giorgio Urbani: nulla vi era stato an. cne precedentemente la morte della Slunter? Magari durante quelle visite che l'Urbani stesso faceva alla zia Saccomandi) prima ancora di essere trasferito a Teramo, forse per accordarsi sulla coabitazione?
   Dopo averi visto quello che di bestiale è stato fatto in quella casa a Cesarina Monteverde non è più possibile porre un freno alla fiumana di congetture e 'di ipotesi, più o meno avallabili, che la pubblica opinione ha fatto violentemente scorrere dal monte della sua obiettività.
   La De Benedictis ha eliminato (ed in che modo) la Monteverde perché -questa si era incosciamente frapposta alla realizzazione del suo ben difinito piano commerciale: sposare l'Urbani, sistemare se stessa e dare una paternità al figlio adulterino.
   Perché dunque, non avrebbe dovuto approfittare del fatto che la Slunter era in cattiva salute, che, se non prima certamente dopo, ella sarebbe morta lasciando vacante un posto che rappresentava l'ideale al quale ella, dal primo giorno in cui si iniziò ad una certa autorità, aveva sempre aspirato e mirato?"
   E dopo tutto era facile: la malattia era in corso, la salute della Slunter notoriamente fragile... Nella vita si muore anche per meno...
   E la frenesia diabolica da cui è stata invasa nella mulilazione del corpo della Monteverde avallano ancor più questa ipotesi: perché quella furia cieca e bestiale potrebbe essere il naturale sfogo di un
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