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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   éùò ben definito scopo non ha esitato ad avvelenare e si vede poi sbarrata la via della realizzazione definitiva da una estranea, uu'in. trusa comparsa sulla scena soltanto quando tutto era stato compiuto... (La relazione della Monteverde con l'Urbani ha inizio, infatti, solo nel marzo del '52).
   Ed è allora ch'ella concepisce e realizza il secondo crimine... E colpisce, colpisce ancora con l'acuminato ed inesorabile coltello da macello... E graffia e colpisce sempre1) fino a quando la vittima esausta non s'abbandona al suo destino che trucemente si sta compiendo... Ed inizia allora, la Squartatrice, la seconda parte del suo delitto: taglia e recide, amputa e freneticamente martoria quel corpo... Freneticamente, come a far scomparire un nome, una persona, un ostàcolo": non un cadavere accusatore...
   E' considerando tutto questo, perciò, che l'ipotesi 'di' un primo delitto avvenuto per veneficio, nella persona di Pierina Slunter, appare quanto mai accettabile.
   Ed è a questo punto che, stante alla dichiarazione — riportata negli atti processuali e nella accusa di favoreggiamento contro PUr. bani fatta dal fratello della Monteverde — della De Benedictis secondo cui ella, prima che il delitto fosse stato scoperto e il cadavere rinvenuto « avesse confidato a Giorgio Urbani il crimine commesso e questi l'avrebbe consigliata a tacere ed eventualmente negare*». noi dobbiamo chiederci come l'opinione pubblica si chiede: « Che tipo è quest'Urbani? Moralmente presenta nulla che possa portare a considerazioni poco favorevoli alla sua già poco limpida situazione? Il matrimonio di Urbani con la Slunter, era stato quello che si difinisce un matrimonio d'amore? E comunque, era felice l'Urbani del suo matrimonio? ».
   • Si sa di questo che Giorgio Urbani sposò la Slunter che era una domestica dell'Albergo Giardino di Teramo; e sembra che all'epoca questa donna avesse già avuto un figlio & lo tenesse altrove, Su questo, la Questura non ha\ detto nulla :di preciso.
   Nel qual caso, l'ipotesi del veneficio oltre ad assumere maggiore consistenza, allarga vieppiù il campo delle indagini e delle responsabilità...
   Poiché potrebbe! essere per lo meno strano il fatto che la Slunder si aggravò proprio durante quei 4.5 giorni che l'Urbani si assentò da Teramo.
   Ed è per questo perciò, per fare luce completa su tutto che ne-necessita chiarire la moralità dell'Urbani: mettere in chiaro fino a qual punto la sua ipersensualità (il modo in cui è stato soggiogato dalla Elisa, sana e procacci contadina, oltre che esperta di amori car-
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