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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   fu messo subito sull'avviso della pericolosa visitaf che andava a fare la sua fidanzata. HI fidanzato... invece alla Signora Monteverde,, già in orgasmo, rispose: «Vado a farmi la barba». Perché prendeva tempo? Perche non accorse in quello stabile ove la Sig.na Cesarina ignara si sarebbe scontrata con la sua amante e nella di lei casa, in condizioni di svantaggio e alla sua mercede?
   Ma lui che da una settimana «era in orgasmo» (come dicono i parenti della vittima — del resto è risaputo che Cesarina stessa trovava gli ultimi giorni Urbani, lontano e distratto tanto da confidarsi con le amiche —) non ebbe quella preoccupazione che, ebbe la mamma subito dopo? La Signora Monteverde} gli disse di andarle incontro, ed era, logico per un fidanzato!
   'Lui sapeva che era l'amante della donna che aveva chiamato la Cesarina, e sapeva come questa altre volte l'aveva adescata e intuendo il pericolo le aveva sempre proibito di «-risalire le scale di quello stabile ». Come mai questa volta aveva cambiato parere? La Signorina non sapeva nulla e pertanto era logico che andasse, specie se chiamata per altri di sua conoscenza.
   Alle 19 Vz vi fu la seconda telefonata di 'Elisa che fingendosi di essere Cesarina disse di partire per Giulianova?
   Alle 20 avviene la seconda telefonata di Urbani che dice' che Oe-sarina non si ritrova, e che è stata vista davanti alla macelleria con altre due persone. Lo testimonia la. Signora Mofiteverde ed è ormai acquisito agli atti. Da chi Urbani aveva saputo ciò? Elisa? Allora vi fu una conversazione! Non vi fu un andirivieni tra casa avella Rasetti e Elisa — e confronti presente Urbani? Come ha potuto accreditare o * fare sorgere dei sospetti o rif tardare le ricerche su tale bugia della sua amante? E' madornale pensare di Cesarina una tale leggerezza, Perché si fa risalire la telefo. nata a casa Monteverde alle 20,30? La Signora Monteverde (Avverte che non ha riconosciuto la voce di Cesarina quando le si telefonava che sarebbe andata a Giulianova. Ma Urbani ripete tale ipotesi (an. che a casa Picciotti), porgendo la cosa «come strana». —<
   E da la gita quasi per sicura e'dì alla mamma agitata rimprovera/ la leggerezza di Cesarina di essere andata a Giulianova sola ed improvvisamente; «non è bello questo» dice Urbani. Invece Oesarina dicono gli avvocati, dai loro studi processuali, non era morta e do}-veva finire martire e dissanguata sotto le sevizie della sua amante.
   I giovani stessi 'di casa Mutilati furono disorientati; persero tempo ad andare\ a casa Monteverde per domandare se Oesarina fosse tornata. La mamma spaventata chiese il motivo; ma essi se ne fognarono via; l'Urbani ad un suo nuovo, ritorno 'trovò strana questa vi-
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