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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   la porta della casa rimase aperta ma non vide questi avvicinarsi ai-la De Benedictis.v
   NOTA: Le nuove parole del Mancini vennero seguii» con visibile in~ teresse, perché questi nei corridoi aveva già preannunziato stranamente qualche cosa. Ciononostante rimane in tutta la sua gravita la deposizione circostanziata fatta in un primo tempo ed acquisita agli atti. Egli dice: «faccio presente che Urbani ambo le volte si recò a telefonare solo in casa della Elisa; io rimasi in ca. sa Rasetti»; indusse l'Urbani a tornare una seconda volta in casa di Elisa per ritelefonaré perché udisse dalla mafnma dH C-esa-rina che non era la voce della figlia quella che t'avvertiva di an. dare a Giulianova; e l'Urbani egualmente gli disse di uscire per aspettare gli autobus da Giulianova...
   Per questo Mario Mancini si fece fotografare con indice proteso quasi accusatore sulla soglia della triste abitazione; il Settimanale «Crimen» del 24-5-53 riportò tale fotografia scrivendo sotto che Mancini aveva visto entrare Urbani due volte da quella soglia. L'articolo metteva in risalto le ragioni per cui era plausibile che Urbani sapesse del delitto avvenuto.' La Pubblica Accusa fece leva sulla dichiarazione postuma del —'Mancini « la porta della casa rimase aperta, ma non vide avvicinarsi questi alla De Benedictis».
   Per il Mancini quindi sono vere due circostanze opposte, e per la seconda il processo si avvia sollecito verso l'epilogo. Vengono chiamati poi il Dott. Èrcole Suppa, Rosa Saturnini,
   Vincenzo Di Giacinto, Gìuseppina De Fabritiis.
   7 - LE RESPINTE ISTANZE DEGLI AVVOCATI DI P. G.
   La prima giornata termina con la richiesta degli avvocati di citare altri testimoni. L'avv. Brigiotti} che anche lui aveva chiesto di citare il teste direttore del carcere di Teramo così si esprime:
   AVV, BRIGIOTTI — Dopo una istruttoria e dopo un dibattimento così esauriente è sintomatico che la P. C. ha bisogno di fare ancora luce sul delitto. E' strano che oggi si chiamino a: deporre, testimoni che già hanno fatto la1 propria deposizione. Questa è una procedura eccezionale poiché la legge la prevede soltanto in ca. so di assoluta necessità. Benché io, né ne veda la necessità, ten-
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