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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   go a precisare che non mi oppongo poiché qualunque luce .nuova si farà essa mi farà sempre piacere. Per mio conto richiedo che venga sentito il comandante del carcere il quale dovrà rag. guagliarci sulla esemplare condotta tenuta dalla imputata in carcere.
   A) La prima istanza dell'Avv. Pirocchi
   (Da «II Mattino d'Abruzzo»;
   L'Avvocato di parte civile Adolfo Pirocchi ha chiesto alla Corte di poter citare a testimoni le seguenti persone: Magiacomio, Morri-cone Celeste, Maria Bazzoli, Saccomandi Arotina. A questo punto la Corte si è ritirata per decidere ed è rientrata dopo circa mezz'ora senza accettare la proposta dell'avvocato di parte civile. A questo punto l'udienza si è chiusa per essere ripresa l'indomani. NOTA: La esclusione dal dibattito dei testi richiesti semplifica di molto il processo, evita incidenti e deragliamenti dal binario prefisso e preannunzialo dallo strano articolo del «Momento Sera». Vengono così esclusi i testi più importanti o reticenti del processo? Morri-coni Celeste, confidente di Cesarina Monteverde, sapeva abbastanza sullo strano andamento del fidanzamento di Cesarina. Maria Buzzo, li, confidente dell'Elisa e domestica di Cesarina Monteverde prima e. di Urbani poi è il teste, che più di ogn% altro avrebbe potuto « cantare la verità » o quanto meno cadere in contraddizioni (rivelatrici) con sé stessa e con altri testimoni? Che vide essa a via Rischiara? Che udì? L'altro teste chiesto dalla parte civile è Arotina Saccoman. di. Avrebbe anche essa potuto dire più verità taciute? Come faceva essa a non sapere nulla della relazione Elisa - Giorgio? Quando ebbero inizio queste relazioni? Mai Elisa esternò i suoi pensieri a questi testi con cui aveva relazioni di amicizia e di vita?
   La Corte ha ritenuto ciò privo di importanza, e l'incidente viene soffocato dalla prassi procedurale.
   La richiesta viene dalla Corte respinta dopo una breve permanere. za in Camera di Consiglio.
   Il pubblico in effetti si attendeva di vedere tra i testi al dibattito: Saccomandi Arotina e Maria! Bazzoli e che a questi venissero chiesti dei chiarimenti; essi infatti sono i testi fulcro del delitto^ che più furono vicini all'assassina ed alla assassinata ed all'Urbani. Ma il pubblico rimane deluso; né se questi testi fossero venuti sulla pedo,. rea vi sarebbe stato il fuoco incrociato di domande. Tutto filava su di un binario scontato, non osiamo dire se a torto od a ragione.
   Ha così fine la prima giornata del processo.
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