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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   sificata dalla Questura sua amante... Rimane pur sempre poco chiaro perché Urbani, non sia corso subi.o sul posto, e una volta giunto ivi, sposando la agitazione dei presenti non abbia chiesto l'intervento di Agenti anziché andare a trovare Cesarina altrove, quando tutti dicevano di averla vista entrare e non riuscire... Presente il sedicente fidanzato gli altri furono trattenuti dal prendere iniziative e' stettero alle sue...
   D) II confronto dell' Urbani con l'imputata
   (Dai giornali) :
   Concluso il racconto dell'Urbani egli è stato messo a confronto con 1 imputata la quale ha confermato dinanzi a lui di essere stata la sua amante dal 27 gennaio 1955 e di avergli confessato il delitto alle ore 20,30 del 13 agosto ricevendone il consiglio di tacere e ne. gare. A queste dichiarazioni l'Urbani nega recisamente.
   Il confronto seguita drammatico. La P. O,, è nervosa perché si attende che VAvv. Rossi giunga in tempo utile per assistere a queste fasi. L'Elisa seguita ad accusare decisa, e cita i noti regali fatti, regali in effetti confermati dai testi e dalla Famiglia Monteverda. Particolare assurdo: Urbani nega altrettanto decisamente e rigetta l'accisa di bugiardo su Elisa. Gli insulti incalzano. La pani'a e Ingica testimonianza resa dall'Urbani appare agli astanti, che lo sanno in effetti amante, sotto un'altro poco edificante aspetto. Alla Corte non interessa accertare il mendace, ma il Presidente interrompe lo scambio di invettive e mette tra i due un robusto carabiniere.
   Le frasi scambiate ebbero codesto tenore: ELISA DE BENEDICTIS — Come puoi negare di avere avuto rap.
   porti intimi con me? GIORGIO URBANI — Non è vero, è una vergognosa mensogna( è
   una menzogna.
   PRESIDENTE — Urbani, è vero quanto dice l'imputata? E' vero che la sera del delitto in casa Saccomandi lei vi confessò tutto e che voi le consigliaste di negare. URBANI — Non è vero, assolutamente no.
   De BENEDICTIS — Come puoi negare anche questo Non ti ricordi che cosa ti dissi quando, prima dell'arrivo della Questura, venisti in casa in cerca di Cesarina. Tutto ti confessai e tu mi dicesti di nascondere il cadavere e di negare «Nega finché puoi» mi dicesti ! URBANI —i Non è vero, bugiarda, non è vero...
   (Si accende un vivace battibecco che costringe il Presidente ad intervenire).
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