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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ufficio. La Signora Morriconi Celeste mi disse e lo conferma che in confidenza Cesarina aveya detto loro di questo strano modo di agir* dell'Urbani. Anzi più voltei disse con loro e con mamma: «io a volte mi domando se faccio bene o male ad accettare questa promessa di matrimonio; mi domando se valga la pena di perdere la mia libertà». A mamma ed a questi amici confidò: «In questi ul<Ìmi giorni sento Giorgio lontano, distaccato da me, quasi preoccupato».
   Io non sapevo allora di tutte queste cose, ma intuivo che qualche cosa non andava, ma chi me ne dava la certezza per intervenire decisamente? Né mia sorella mi avrebbe ascoltato; era esaltata dalle promesse dell'Urbani, ma a volte era anche titubante ma nascondeva ai fratelli i suoi dubbi e si confidava con la mamma purché questa non avesse detto nulla a nessuno.
   Nel mese di agosto vengo a sapere che il 29 luglio Urbani è andato in casa, ha portato dei' fiori per il compleanno di mia sorella ed un anello. Tutto\ ciò mi è sembrato strano, se non madornale. Non un fratello! Perché?
   Fatto sta che l'Urbani, approfittando dell'occasione del compleanno di mia sorella, dovendo accondiscendere alle* pressioni di Cesarina, andò a casa accompagnato da due sconosciuti. Con la, scusante del lutto, e detta necessario) riservatezza nessun fratello o sorella è stata invitato.
   Mia 'sorella eroi infatuata dalle promesse dell'Urbani; invece noi fratelli, sorella, parenti, eravamo in apprensione per questo amore con-dotto dall'Urbani nella maniera più scorretta possibile, ed, impossibilitati a reagire per non urtare Cesarina, attendemmo gli sviluppi.
   Di conseguenza s'immagini il mio orrore quando dagli atti processuali, dalle indiscrezioni del pubblico ho saputo la tresca che conduce-vano avanti l'Urbani e la Elisa a danno della povera mia sorella ignara. Mi sono allora domandato perché l'Urbani - amante se sapeval che sul capo di mia, sorella si addensava la sciagura non, l'ha salvata se veramente gli voleva bene?.-, perché essere taciturno ed incerto su da farsi} Perché la Elisa non si è limitata <$la s'cenatd, in pubblico? Perché Maria Bozzoli non. hai avvertito lai sua padroncino, che l'aveva bet-neftcata?
   Invece la improvvisa chiamata a Terarno mi mise di fronte ai fatti e diede la risposta a questi interrogativi Ma tutto avvenne in modo brusco ed orrendo, sì che essendo i genitori affranti dal dolore improvviso noi fratelli dovemmo doverosamente renderci conto quale fidanzato fosse stato l'Urbani per Cesarina e te Cesarina non fosse) stata vittima di una fitta rete di inganni, e l'Urbani non avesse tinche egli del-le responsabilità penali.
   Iniziammo pertanto delle ricerche, ascoltammo tutte le testimo-
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