Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.
Aw. BRlGlOTTI — Voi non avete accertato la causa della morte! Avv- PIROCCHI — Ci sono 38 coltellate!
Allora l'avvocato di 'difesa si occupa delle 38 coltellate, dicendo che sette sono superficiali ed hanno appena sfiorata l'epidermide, 29 sono sottocutanee e solo due sono cavitali. Questo non giustifica la tesi della premeditazione ma rivela che c'è stata una colluttazione nella quale Elisa ha ferito ed ha ucciso, ma non infierito con la mano calcolatrice e decisa di chi ha premeditato. La mulilazione, poi, è un delitto a parte che non aggrava l'omicidio, tanto più che dall'esame minuto^ per minuto del pomeriggio in cui avvenne il delitto, troviamo che l'unico periodo in cui ella resta sola in casa è fra le 20,30 e le 22^30. Elìsa spezza il cadavere dopo la visita dell'Urbani, quando l'Urbani le ha consigliato di negare e nasconderlo. Conclu. de chiedendo le attenuanti generiche e negando la premeditazione e la crudeltà. E' sera tardi quando la Corte, dopo oltre due ore di riu nione rtiene Elisa! colpevole e la condanna all'ergastolo.
Sancirò Morriconi (Da « II Corriere della Sera » - 27-6-1953) :
L'Avv. Pirocchi interrompe: « Allora, com'è morta la poveretta?». Qualcuno, fra l'uditorio, sgignazza. Il Presidente e l'Avv. Brigiotti rea. giscono a viva voce. Scoppia un vero tumulto nell'uditorio e il Presidente deve richiedere l'intervento della forza pubblica.
NOTA: // pubblico viene fatto sgombrare dall'aula appena la Corte si ritira per deliberare. Commenti ostili verso l'imputata ed il difensore^ si odono ovunque Le strade adiacenti al Tribunale sono gremite di pubblico che attende commentando aspramente.
F) Alcuni interessanti e caratteristici concetti della difesa
Eccellenze della Corte
ed ecco che alfine, dopo dieci mesi, da che la febbre orgiàstica del linciaggio eruppe dai «bassi» e dilagò per i trivi ed i quadrivi;
Dopo che, durante i dieci mesi, un'altra febbre, anch'essa orgiastica, di novellistica fantasiosa, si accese e delirò intorno a questo dramma provinciale, tanto da suscitare, con le inventive più sconcertanti, il più macabro e truculento romanzo a fumetti del giorno*
Eppure io non sono né vinto, né affranto, nonostante che in questo dibattito si sia proceduto quasi senza respiro, senza riposo e senza concessione di pause, come sotto la spinta di una fretta di affos-
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