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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   sino — è un uomo insomma che costituisce la aua vita sulle donne da quando inizia la giovinezza. Infatti, invece di farsi avanti a furia di remi, sposa una Slunder che ha sette anni più di lui e che ha avuto un tìglio da un passato che non rievoco per rispettare la pace di quella tomba* sposa la Slunder, cameriera d'albergo per tanti anni, e riesce ad ottenere un p*osto statale, senza titoli, proprio attraverso le conoscenze cospicue di essa Slunder. •
   Venuto a Teramo e infiltratosi in casa Saccomandi, accadde che la Slunedr si ammalò gravemente.
   Elisa De enedictis anche in quella circostanza da prova della sua bontà, dell'altruismo dell'animo suo, curando la malata in modo che tutti, persino lo stesso Urbani, hanno dovuto dire che mai samaritana, mai crocerossina, mai sorella si prodigò tanto presso il letto di una povera inferma.
   Ella infatti, alla povera Slunder che moriva lentamente, donò tutte le sue cure di appassionata sorella finché la Slunder commossa un giorno ebbe a dirle che si sposasse, alla sua morte, il proprio ma. rito.
   Ella vede aprirsi un barlume e crede; se successivamente, dopo pochi giorni, dopo poche settimane di vedovanza, l'erotico Urbani o Giorgio o Gino comincia ,a curarla, a ripiegarsi in attenzioni in vaghe seduzioni e carezze, perché questa Elisa non doveva credere, cedere e sperare? ...
   L'Urbani il più sfacciato menzognero che mai abbia prestato giuramento, oltre che abile ingannatore è anche un briccone fortunato. L'altro giorno, la logica ferrea e costruttiva di Carlo Rossi, vi prospettava una verità sulla parte imponente che Giorgio Urbani ha avuto nella tragedia e su quella meno imponente f ma egualmente condannevole, nella fase successiva al delitto e in questo giudizio. E chiedeva Carlo Rossi, rappresentante di parte civile, che il P. M. si decidesse a concretare, anche sulla precedente richiesta fatta per iscritto, una iniziativa di azione penale contro l'Urbani, sia pure, allo stato, nella forma, nei reati di favoreggiamento personale e di falsa testimonianza-
   L'Urbani sa da tempo il peso delle sue responsabilità e teme da tempo l'epilogo ineluttabile di dover rispondere oltre che davanti a Dio un giorno, oltre che davanti alla società, finché avrà vita, anche di fronte alla legge, voglia o non voglia il P. M.
   Ebbene egli vi ha dato la dimostrazione della coscienza di tali responsabilità.
   Infatti egli è precostituito fin dall'inizio di questo procedimento un giovine difensore valente, il quale, come avrete noceto è stato
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