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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   pleanno e di altre festività diversi omaggi a Gino, che ha ricambiato, mi pare, una volta.
   Erano camicie, pantofole, fazzoletti, dolci, fiori etc.
   Questa circostanza 'distrugge l'ipotesi della tresca ancillare.
   Elisa continua i rapporti con l''Urbani anche quando costui se ne va nella nuova sua casa che sta allestendo.
   La serva dell'Urbani racconta di aver vista la Elisa nella nuova casa per cinque - sei volte recarsi a trovare l'Urbani, sa che quando vi erano i muratori la De Benedictis si recava ogni giorno in quella nuovo casa e racconta che, quando Elisa telefonava, chiamava l'Urbani « Gino» .
   Questo, nel mentre distrugge l'ipotesi dell'amor platonico, ricorda al P. M. che Urbani ha giurato il falso l'altro ieri, quando ha dichiarato di essersene andato dalla casa Saccomandi per non essere infastidito dall'Elisa. —-1—
   Ma mentre questo accade Giorgio . Gino Urbani intraprende una altra strada di amore, questa volta non affettivo e carnale, ma puramente utilitario.
   Egli ha vicino, nell'Ufficio, Cesarina Monteverde, sua compagna di lavoro. In complesso è un buon partito per un matrimonio.
   La donna è di ottima famiglia, ha uno stipendio, una dote, una cultura, un gradok sociale.
   L'Urbani, cui sono sempre servite le 'donne per procedere e migliorare nella vita, medita una nuova sistemazione e mentre gode e lusinga Elisa fa proposte di matrimonio a Cesarina.
   La famiglia disgraziatamente consente ed accetta, seppur non di buon grado, il richiedente in casa. In quella onesta casa di gente dabbene e di lavoratori, già provata dalla sventura, entra con l'Urbani nuovamente la Morte.
   E' così che Giorgia - Gino comincia, allo stesso modo che in una commedia plautina, l'ingannevole doppio giuoco ...
   Giorgio . Gino cercs, di combattere i sospetti, di placare l'inquietudine delle sue donne, continuando a recitare ad ognuna suasiye menzogne.
   A Cesarina dirà che Elisa è una serva di cui si serve, e a. Elisa dirà che Cesarina è semplicemente una collega e — diciamo con rispettoso eufemismo — anche non bella ...
   Qui comincia il tormento che condurrà questa sventurata da una vita disgraziata, ma pura, al gesto criminoso.
   Il suo cuore va altalenando tra le segnalazioni del tradimento e le profferte di Gino, tra gli amplessi di Gino e il dubbio che si addensa sempre più come una nuvola greve ...
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