Stai consultando: 'Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo ', di

   

Pagina (100/123)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (100/123)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   (1) NOTA: L'arringa della difesa, nel tentativo di volere demolire ogni capo di accusa, anche i più provati, e rappresentare « la donna che pur aveva squartato una ignara martire » come la più mite delle donne, non fece breccia nell'uditorio e rimase una bella oratoria ... ma vana, come la classificò la stampa e causò la sfavorevole reazione popolare.
   E' invece giuridicamente provato che la correità od il favoreggiamento è tutt'altro che una attenuante, ma spesso una aggravante. Anche la intimità carnale e sensuale dei rapporti non può es. sere che una aggravante, che può tradire la bassezza del perfezionamento del delitto adeguatasi alla bassezza del fine, ed alla bassezza dall'ambiente.
   La difesa ben conscia di ciò ha sorvolato in merito ed ha evitato di difci le minacce di Elisa su Giorgio, che solo loro possono provare (per carenza di indagini).
   La difesa è stata preoccupata di non appesantire la premeditazione e di non farsi sfuggire la evanescente tesi del delitto dì impeto, a vantaggio della « vendetta trasversa » tanto bene illustra, ta dal Rossi e classica dei delitti a tre vertici: amante, fidanzata, fidanzato - amante ...
   Né la bassa natura dei rapporti venne illuminata dagli altri, per cui venne a mancare la pietra basilare su cui costruire l'atto di accusa contro Urbani; ma di riflesso non se ne è avvantaggiata nemmeno l'imputata che tra tante menzogne non ha dato modo di accertare le poche verità dette. Così che la imputata si ebbe l'ergastolo e Urbani ne uscì immune.
   9) —

Scarica