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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   '* {atta, con la consulenza dell'Aw. Prosperi, non fu accolta, non fu
   sostenuta nemmeno dall'Àvy. Pirocchi che definì l'Urbani un respon-
   ' eabile morale. L'Aw. Rossi, tentò in estremis un tentativo caloroso,
   A nulla valsero i desiderata unanimi dei parenti della vittima, e del.
   la pubblica opinione.
   Lo stesso avvocato di difesa ha evitato di chiarire se Urbani fu colto di sorpresa dal delitto o se egli presagiva in quanto minacciato. Quindi l'Aw. Prosperi che si era mosso settantenne dal Foro di Padova per accertare le colpe degli altri si trovò il terreno minato e non potè che ripiegare.
   Concludendo, dopo quanto è stato scritto, non resta che ripetere quanto scriveva «II Mattino d'Abruzzo» a suo tempo:
   Le prospettive del processo sono: o per') volere di Elisa «la squar-tatrice» e del suo difensore sorge il «fatto nuovo» di precisazioni e indicazione di persone che concorsero nel delittoi o la Elisa conferma la sua linea di condotta. In definitiva sta al Pubblico Ministero, al Procuratore Generale, il diritto e la grave responsabilità della iniziativa... di credere o non credere, di nuove indagini o meno, di chiarire certe circostanze testimoniali, di incriminare o non incriminare altri nel grave e complicato processo, ove ombre sinistre riescono a mala pena ad essere contenute, e dagli atti processuali, e dalla parte civile testimoniante, e dai loro avvocati e dalla stampa e dalla pubblica opinione...
   Se la «squartatrice» tace, lei, sola lei dovrà portare sulle spalle il pesante fardello dell'orrendo delitto per tutta la vita terrena ; in più nell'altra Vita Eterna lei ed ogni teste reticente dovranno dare anche conto di avere taciuto la verità.
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