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Delitto e processo della 'squartatrice' di Teramo


Editoriale 'Il Giornale d'Abruzzo', 1954 circa, pagine 120

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.

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   APPENDICE
   11> - Alla Corte di Appello di Aquila.
   Le previsioni della stampa — Prima dell'udienza della Corte di Appello dell'Aquila i giornali non hanno mancato di fare il punto e le previsioni.
   Il « Tempo » del 27 luglio 1954, nella cronaca regionale Abruzzese, sotto il titolo ^« Truce delitto della belva umana », espone il suo punto di vista, già ripetuto da altri giornali: « la vicenda semplice in apparenza presenta invece aspetti di particolare interesse...
   « L'Avv. Brigiotti per ottenere la riduzione della condanna sosterrà la tesi del delitto passionale e, d'impeto, più vilipendio; cioè i due delitti separati... Molto interessante la tesi della P. C. che oltre alla conferma dell'ergastolo mira alla incriminazione di Giorgio Urbani, definito dalla Corte di Assise ,« responsabile morale ». La Corte di Appello non può procedere alla incriminazione essendo irrevocabile la archiviazione della denuncia a suo tempo presentata; ma tale scopo può essere raggiunto con il rinnovo dell'istruttoria abbattimentale che può essere decisa solo se nel processo di primo grado sono sorti elementi decisivi ed ignoti in quel periodo alla Corte... Certo Giorgio Urbani ha deposto il falso e la sentenza lo ha riconosciuto. D'altra parte fu respinta anche la richiesta di un aw. di P. C. di ascoltare di nuovo il teste Pompei, che avrebbe udito la De Benedictis mormorate all'Urbani: « Taci, tu sai...». Quindi non è che" manchino i motivi di una istruttoria dibattimentale.
   «r II Paese » nel N. 28 luglio 54, torna ad esaminare minuziosamente « la catena dei fatti che accusano e le gravi responsabilità penali dei protagonisti... ed a nome della popolazione torna a chiedere che sia fatta luce sul truce delitto». « II Paese » del 30 luglio 54 pubblica una lettera indirizzata alla « squartatrice » incitandola. ad assumere tutte le responsabilità ed uscire dall'inutile ed incostruttivo riserbo ed accusare se accuse vi sono da fare.
   Lo svolgimento del processo in appello — (Da « II Messaggero » 1. agosto 54):
   La squartatrice è difesa dall'avv. S. Brigiotti. La Corte è presieduta dal Dott. Gjiierrazzi che ha come Consigliere « a latere » il Doti. Poesio; sostiene la Pubblica Accusa il Dott. Sclafani.
   (Da « II Giornale d'Abruzzo »). Quale parte civile per i familiari
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