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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto! Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.
non accettabile in diritto e pregiudizievole agli intè civili. .
Parti
Ne « II Giornale d'Abruzzo » del 25 agosto 54 il 'Monteverde replicava che se TAw.
Pirocchi non era del parere di cercare di mettere in luce le responsabilità
dell'Urbani (oltrecchè della squartatri-ce) doveva, per non pregiudicare,
rassegnare il mandato prima, essendogli stato dato dar parenti, tutti con tale
premessa esplicita. Gli altri avvocati si batterono per assodare le responsabilità di
ambo g^ amari-li. Dopo l'archiviamento della denuncia e subito dopo la respinta
istanza dell'Aw. Prosperi si appartò con il dolore del mancato accoglimento; (e
concludeva): «oggi la parola è alla Magistratura e quindi queste questioni sono
fuori tempo e facciamola finita ».
L'Avv. Pirocchi, non pago, su «II Giornale d'Abruzzo e Molise» N. 24, 27 settembre
54, replicò con una lunga lettera su diverse colonne portando delle giustificazioni,
e soprattutto premettendo lo strano. particolare che « i Monteverde lo
impegnarono il 16 agosto 52 proprio a mezzo Urbani Giorgio »...
I Monteverde dal ,canto loro sono caduti dalle nuvole né hanno voluto prolungare
tale polemica. Tutti sanno che a Urbani fu fatto sapere subito che era indesiderato
a casa Monteverde.
Comunque il lettore potrà trarre le sue convinzioni da questa cronaca imparziale.
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A commento del processo la .Stampa ha scritto:
« II Giornale d'Abruzzo-» del 25 agosto 54: « La sentenza ha prò-, fondamente
sorpreso la pubblica opinione, particolarmente a Tera-mo ove l'efferrato delitto
dell'uccisione e dello scempio del corpo, dell'innocente Cesarina Monteverde,
era stato perpetrato...
La sentenza di. Aquila non solo ha strappato la delinquente all'ergastolo, ma le fa
balenare altresì a data non troppo lontana il miraggio della libertà... per varcare un
giorno ancora la soglia di quella casa in cui con la più ripugnante efferratezza,
accoltellò un angelo di bontà, di generosità... L'opinione pubblica assetata di
giustizia si attendeva di vedere uscire dalla Camera di Consiglio di Aquila non
solo' la condanna morale dell'Urbani ma la sua incriminazione e condanna...
invece il losco uomo può continuare ad andare a fronte alta ed ha potuto
convolare a furtive nozze mentre è ancora vivo nella popolazione teramana il
ricordo della prima moglie, scomparsa in circostanze misteriose e sospette, ed
ancor più di Cesarina Monteverde...
« II Tempo » del 3 agosto 54: « davvero strano è il destino di que-' •"st'uomo, il
quale, condannato dalla pubblica opinione, accusato senza posa da persone
amiche e nemiche ha trovato nel primo e nel secondo processo un'ancora di
salvezza soltanto nei rappresentanti del. ;la pubblica accusa». Il «Giornale
d'Abruzzo » N. 25 continua:
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