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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   co Nummario che le Italiche Città quantunque non cambiassero gli effigiati adottati una volta , fecero subire però alle loro monete una progressiva diminuzione di peso ; cosicché le monete più antiche sono quelle che proporzionalmente più pesano . Osservazione profonda, consona alla ragione, perchè aumentandosi successivamente i bisogni , ed i prodotti , fu mestieri soddisfarli , e rappresentarli con minor massa di metalli : e consona al fatto , perchè è facile verificare che i più antichi Assi Librali di Roma , e le loro parti frazionarie Semissc , Triente , Quadrante , Sestante , ed Oncia sono di maggior peso , e che questo va insensibibnente scemando secolo per secolo . Che se dal peso de' numismi si desume la loro anti< hità , a buon dritto conchiuse il Sig. Melchiorre Delfico , nella sua dottissima opera Dell' antica Numismatica della Città di Àtri nel Piceno , che le Atriane sieno le più antiche fra quante Urbiche monete si conoscono in Italia. Ed in vero i più vetusti assi Romani non pesano che tredici once de' nostri tempi : di più non pesano i famigerati Assi di Todi ; mentre gli Assi Atriani giungono fino a diciotto once. La medesima preponderanza dell'Asse Atriano sul Romano, e sul Tudertino, hanno le divisioni di quello alle divisioni di questi. E siccome nelle successive monetazioni delle Italiche Città, il volume, ed il peso andarono sempre decrescendo ; così in Atri parimente decrebbero , trovandosi 1' Asse decaduto fino al peso di sole dieci in undici once . Questi Assi di più piccola mole sembrano appartenere all' ultima monetazione di Atri , cioè all' epoca , in cui le nostre Regioni caddero sotto il giogo de' Romani.
   Posto che nell' Italia media non vi sieno monete più antiche delle A-tiiane , si può per pruova di fatto sussistente tenere che Atri sia della media Italia la più antica Città . E perchè ove sono monete , lettere, tipi di non dispregevole disegno , simboli di manifatture , di navigazione , e di commercio, evvi pur anche civile coltura ; così la gloria di possedere un documento parlante del primo Italico civilizzamento non ad altra Città che ad Atri compete : gloria la quale sui Pretuziani in qualche modo ricade, perchè agli Atiiani conterminali. Osserva di vantaggio il citato eh. Antore che dall' J terno al promontorio Cimiero non s'incontrano Medaglie con nome di Città , fuori delle Atriane : dal che molto plausibilmente inferisce che Atri fosse stata la Città primate, e sede della Picena rappresentanza , avanti la conquista de'Romani. Illazione felice, giacche prima di tal'epoca le Italiche Società erano riunite in Stati Federativi, i quali riconoscevano una Città principale , ove riunivansi gli Stati Generali: ed io ho potuto verificare che «ebbene la maggior parte de* nummi Atriani siasi trovata nell* attuale Circondario di Atri ; pur non di meno qualcuno se ne va rinvenendo nei Circondari convicini . Ecco perchè tutti gli Apruzzesi, e Marchegiani , amatori delle antichità , ne sono più o meno provveduti . Ma ricco n' è oltremodo il Sig. D. Francesco Sorricchio Primicerio della Cattedrale di Atri, il quale ne possiede più di settanta , oltre i molti , che agli eruditi viaggiatori ha egli donato . Preziosa collezione, la quale nei termini proposti dal dotto Ab. Lanzi ( Sag. di Ling. Etnisc. Voi. a. p. 644- ) ha decisa la questione se le Medaglie , delle quali parliamo , si abbiano ad attribuire ad A-dria, ovvero ad Atri ; poiché nè il Groto , nè il Bacchi Scrittori di Adria han potuto citarne una sola , come esistente nella loro Patria , o nelle sue vicinanze ! Delle diverse monetazioni i tipi son sempre i medesimi . L Asse ha nel campo un Capo barbato , e senile, coronato da un diadema , o bea-