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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   siami . Flumen Vomanum : Ager Prcctutianus , Palmensisque : Itern ' Castrimi novum , (lumen Batinum , Truentum ec. Flumina Albulates , Sui-num , Ilelvinum , quo fluitar Proetutiana Regio , et Picentiiun incipit . Non vi sia chi accusi Plinio di contraddizione dal perchè sulle prime estenda il Piceno fino all'Atomo , oggi Pescara , e poscia il ristringa sino al fiume Helvino ; imperocché egli scrisse dopo la divisione dell' Italia fatta da Augusto , in virtù della quale gli Agri Atriano , Pretuziano , e Palmense vennero compresi nel Piceno . Intese dunque in pochi tratti contrassegnare 1' attuale estensione del Piceno sino al fiume Aterno , e ricordare la primiera , ed ancor fresca restrizione del Piceno propriamente detto al fiume ilelvino . Quindi quasi clic volesse rammentare 1' ampiezza dell' Agro Atriano sulla co-.. sta , dall' Alcrno al Vomano , fissa flumen p'omanum immediatamente prima di fare un cenno dell' Agro Pretuziano . E molto probabile ancora che la divisione di Augusto non si fosse mai posta in opera , come alcuni saggiamente deducono dal non farsene menzione da Pomponio Mela . Essa fu una divisione piuttosto geografica che politica , dall' Imperatore ordinata per suo uso : ed il nostro vecchio Geografo adottandola, non potè dispensarsi dal ricordare le forme civili al suo tempo tuttavia esistenti . Se si perda di vista il principio che gli Agri Pretuziano , Palmense ( o per dir meglio Pimien-se) ed Atriano in un senso sì, ed in un altro no, avean fatta parte del Piceno ; trovcrassi in contraddizione con se stesso anche Strabone , il quale nel lib. 5. scrisse: Longihulo Piceni ab JEsi amne adusque Cast rum no-\    Nella stessa maniera che Plinio , quasi per una connesione d'idee , congiunto Atri al V'ornano > li unisce pur anche Silio Italico ( Lib. i5. ) Stat fucare colus, nec Sidone vilior Anton Murice nec Libyco , statque humectata Vomano Hadria , et inclemetts hirsuti signij'er Ascli . Fa lo stesso Strabone ( Lib. 5. ) descrivendo il Piceno : Tum Truentinus amnis, ejusdemque nominis L rbs , Castrimi novum , inde Matrinus Jluvius ab lladrianorum urbe pixfluc.ns , et navale Jfaci ri tv , nomine secum con-veniens. Et mojc ad ipsum mare sm:t Aternum Piceno confine, ejusdemque nominis Jlumen , quod f'estinos a Marrucinis dirimit . Fluii enim ex Agro Amiternino ec. Quindi giudiziosamente conchiuso il Volaterrano ( Geogr. 1. 4- ) non isserò il Matrino , conio lo chiama anche Tolomeo ( Lib. 3. ) : Alarrucinorum Aterni amnis Ostiti, Matrini amnis ostia. Itine Picenorutn Cast rum , Cupramaritima , Traenti amnis ostia ; o Macrino , secondo hanno alcune edizioni della tavola Augustana pubbbeata dal Peutinger, un fiume diverso dal Vornano. In fatti quelli fra i citati antichi Autori , i quali parlano del Vomano , non fanno motto del Macrino , e vice versa . Intanto non pochi ma lontani moderni Geografi han creduto che il Macrino sia identico alla Piomba ; malamente però , giacche quel piccolo fiume non