progr. Iurisd. Monast. Cass. , p. 108. ) vicn chiamato Sedine . Io un' altra del io 23. data iu luce dallo stesso Scrittole ( Hist. Cass. p. 3i6. ) Salinus . L' inopportuna diminuzione , che taluni han voluta dare al nome del nostro fiume > col chiamarlo Salinello , onde contraddistinguerlo da un altro Salino , che si perde nel mare cinque miglia al di qua dall' Aterno y-distanza che pur segna col nome di Salinus la Tavola Peutingeriana , ha l'alio cader Cluerio (Le.) uell' errore di credere quello il Suinum y ed il nostro l'Helvinum ili Plinio , ad oula dell' ordine naturale y che questi osserva nella sua enumerazione . I nostri Maggiori non temerono imbarazzarsi , dando lo stesso nome a due fiumi così lontani fra loro . Quello che scorre nel nostro Agro sorge negli Appennini , dal Monte detto della Farina , e ilo;io essersi rotto fra le balze della Macchia , esce per la gola , che separa la Montagna ili Civilella ila quella di Campii , intersecando prima il territorio dell'una , poscia dell'altra Citta nelle pertinenze di Floriano, per poi dividere i teuiuienli di S. Omero , e di Tortorelo da quelli ili Bollante , e di Montone . Prendeva da esso la denominazione un Castello mentovato nella citala donazione del i o-i1. ed in un Diploma di Errico di Svevia del ligi, da riferirsi altrove. L'altro Salino, che va a perdersi nell'Adriatico al Shocco di Città S. Angelo , non vanta che il corso di quattro miglia , risultando dall'unione delle riviere Tavo, e Fino. Fu mentovato in una donazione fatta ai 'Cassinosi , ed al Monastero veati S. Martini r qui situai, est in Comitato Piuncnse ad ijisa insula de Saline jiucta mare , da At-tone figlio di Gistmo , nel 1008. ( Gallol, Ilist. Cass. p. 3i4- et 3i5. )t e comunicò parimenti il nome ad un Castello o Casale , che fu oggetto di transazione fra i Cassinosi, e Raiubodo Conte di Penne, nel ri48. regnante piissimo lioggerio liege Siciliic, conchiusa presso S. Scolastica in Tabe ( Ibid. ) .
   E qui resister non so alla tentazione eli azzardare alla critica degli Eruditi un mio divisamente , il quale , se mai si trovasse giusto , assicurerebbe al nostro Agro il disavventurato onore di essere stato per qualche tempo il teatro di una delle più pericolose guerre , che avesse a sostenere la Romana Repubblica , e sanzionerebbe la mia congettura sul vetusto nome Sali-num . Narrando Plutarco ( in M. Cross, ex iuterpr. Guarini Veronen . ) la congiura , e la fuga ile' servi gladiatori da Capua , le misure , che preser tosto elio giunsero ad occupare una situazioni: vantaggiosa , 1' elezione dell' a-stulo ed intrepido Spartaco in supremo condottiere , lr ingrossamento del loro numero , e la facilità eh' ebbero di provvedersi di armi dai^iaesi , che in-r raserò ; prosiegue .- sJdversus eos cimi tribus millibus armatoriali Clod'uis missus Imperator in monte quodam asperrimo deprehensos obsedit . E rat mons undUiue vastis , atque abruptis rupibus septus , in queni una tantum ex parte peivius aditus , atque is satis angustus patebat . Lusingossi Clo-dio di mettere al dovere gli ammutinati schiavi col tener guardata questa gola, che io mi figuro quella frai Monti di Campii, e di Civ il ella ; giacché reliqaa , ut dicium estr abscissce ntpes ac pnucipites claudebant, com' è il gruppo delle aspre montagne di Macchia , e di Valle Castellana, f^emm qui obsessi einnt, cum jam acrius necessitate rerum omnium prcemerentur7 nò accadere altrimenti poteva in quegli sterili siti -, trov arono il modo di calar dai dirupi , e preso Clodio iniprovisamente alle spalle , lo costrinsero a fuggire. Hujus victorice fama, vulgata, multi ad Spartacwn undique ex agris