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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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dcrne mura , fino a che per le o.Uerne Porte ui S. Stefano , di S. Antonio , e di Vezzola compivano 1' ambilo.
Entro la descritta periferìa ovunque si scavi , in mezza a riernpimsnti di terra , trovansi gli avanzi d' Intera.nnia , e ad uni tale profondità chs bisogna dire essere stata la stia area mollo al di solto del presente livello di Teramo . Mnzj ebbe cura di notare lo scoperte fatte al suo tempo , e fra le altre , del pavimento di musaico , lavorato a fioroni , disotterrato dalle piogge del i5g5. fuori , e non lungi da Porta Regale , sulla strada cli3 mena alla Chiesa di S. Maria delle Grazie ; delle Urne con ceneri T incontrate nel cavarsi i fondamenti della Sagrestia della Cattedrale , nel i583 : degli avanzi di cospicuo palagio , creduto di pubblica ragione , per indizj desunti dalla grossezza de' fondamenti 7 cornicioni di marmo , colonne , musaici , travertino , e porfidi , trovati alla profondità di iG. palmi , nel cavarsi un pozzo in casa dell' Autore nel 15(>4 della gran coiiia di rottimi di marmo intagliato , estratti dai vuoti , ove gettaronsi le fondamenta dalla casa de' Tuzj (oggi Sigg. Botti , e de. Alexandria} nel 1544 : della colonna incannellata , trovata nella casa di Durante , oggi dei Sig. Scipione Mezzucelli , nel iò8G : e dogi'idolelti, medaglie , marmi, e tavolette di porfido , rinvenute nel Chiostro di S. Francesco , nel i:5S4- parimente in occasione di nuove fabbriche . Anche Giordani nelle sue memorie notò le scoperte avvenute nell' età sua , come sono le s xle muraglia , trovate 24. palmi sotterra nel profondarsi lo scavo per una sentina immonda , nelle vecchie Carceri ( oggi Sigg. Sabini e Castelli ) : le grosse pietre di travertino , lavorate , rinvenute a 3o. palmi , nel cavarsi le fondamenta della casa del Capitolo , contigua al muro meridionale del Duomo : il musaico , e le mattonelle di marmo , avute sullo scavo per la nuova facciata sì di sua casa , clic della vicina del Sig. Medoix» Urbani. Ad esempio de'due mentovati Scrittori siami permesso registrare le scoperte avvenute negli ultimi anni , e da me verificate . Nel 1811. svelarono le piogge nelle muraglie della Città verso Sirocco , non lungi dalla Porta di S. Giuseppe, andando verso il Carmine , un busto di marmo di egregio lavoro , avente sulla spalla sinistra ripiegalo un manto , il fusto d' una colonna r un bellissimo pavimento di mattonelle di marmo di figura esagona , e di color bianco . Ad ogni lato degli esagoni stava applicato uu triangolo di diverso colore : finalmente i due piedi eli una statua , che gì' Intendenti giudicaron di Venere , di marmo finissimo , e di sì eccellente esecuzione, che io la credo di greco scalpello: tutto fu trasportato in casa de' Sigg. Dèlfico . Nel sottoposto pendìo , accosto le muraglie antiche della Città , si sono scoperti più taidi , e si vedono ancora de' corridoi sotterranei coperti a volta . Neil' anno piedesino, in occasione di una nuova fìlbbrica de' Sigg. Savini , a 20. palmi sotterra , trovossi un vaso di marmo , con bassirilievi attorno , esprimenti teste di arieti , e grappoli d' uva , avente un foro nel fondo , per dove probabilmente i Sacerdoti facevano passare i liquidi impiegati nei sagrifizj a Bacco , che pulsi volle dal Sig. Giamberardino Delfico . Nel i8i4- due pavimenti a musaico furono incontrati dal Sig. Matteo Carnessale , circa cinque palmi sotto 1' attuale superficie di Teramo : uno , facendo cavar le fondamenta del muro dell' orto verso Occidente , 1' altro nell' intraprendere la fabbrica per un caldajo da cuocer mosto . Più rilevanti furono i monumenti, ne' quali si abbatterono gli operai nel lare il disterro per dare al primo tratto delia slra-