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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   3o
   un lituo, ed un coltello per sagri fizj. Le nude figure, i grappoli, e i pampini , scolpiti a bassorilievo in due colonnette: la prima impiegata a sostenere il vaso dell' acqua lustrale nel Duomo , accosto alla porti» occidentale : 1' altra su cui vedesi piantata la Croce di ferro nel Largo de' Cappucini , sembrano avanzi di un tempio di -Bacco. Un genio nudo sta fisso all'angola tra la strada del Vescovato , e la Piazza Superiore. Un lastrico a musaico , di più che mezzano lavoro , può osser varsi nella cantina de' Sigg. de Petris. Non palio di fusti di colonne grandi e piccole, di basi, di capitelli, di pietre intagliate, perchè si scuoprono da ogni banda, gillale alla rinfusa , come doveva succedere in una Città ricostruita due volte sopra le sue rovine. Ecco quanto di meglio è campalo dagli artigli degli Scalpellini , i quali nell' eseguire lo commissioni de' nuovi lavori hanno senza pietà svisati gli antichi , non perdonandola nò a scolture , uè ad iscrizioni . Finalmente fra i vecchi rimasugli è degna di riflessione la moltitudine di Leoni di pietra, che s' incontrano per Teramo : onde ha opinato taluno che il Leone stalo fosse 1' emblema dogi' Iuteramniti .
   CAPITOLO VI.
   Delle altra Città , e de Luoghi abitati del Pretuzio..
   In grazia de' politici rapporti che da un pezza ci legano al suolo di Truenlo , siami permesso- un conno di quella Città, tuttoché non compresa nell' antico Pretuzio , oltre ciò che è caduto in acconcio d' indicare nel cap. 11. e nel IV. ove si sono- riportali i passi di Plinio, di Stratone, e di Tolomeo , che ad ossa hanno relazione . Pomponio Mela ( lib- 2. de sita Or-bis cap. 4- ): Firmimi, Adria, Truentum : id ajfuvio—. ci nomea est. Silio Itabca ( lib. 8. ) annovera i Trueutini fi a i Soldati Romani :. quicjue Truenlinas. servarli cum Jlumùie turres. Che Silio per Torri significasse la Città , lo avverte il suo Commentatore Pietra Marso . Non imporla che Pomponio Mela abbia dotto Castello Truenlo, non altrimenti che Atri, e Fermo ; quando 1T Itineraria di Antonino Pio la dice Città, Troenta Civitas, e Strabone U^rbs ( Polis ) - Recandosi Cesare dal Picena all' assedio di Corfinio y movimento clic fu ii vera tracolla della Repubblica , ed il principio della Romana Monarchia , piombò prima di ogni altra sopra Trucnto : come si ha dalla lettera di Gii. Pompeo, a Domizio , fra le epistole di Cicerone ad Allico ( Lib. 8. ep. 18. ) 1 Quod audieris¦ Cccsarem Firmo progressiun in Castrimi Truentinum venisse. E volendo Ottaviano Augusto ricompensare i suoi Veterani, loro assegna in Colonia 1' Agro Truentino ( Balli, de Colon. Prov~ Pie. ). Opina il Brunetti ( Lib. 1. p, 5. ) che Botinolo, chiamato da Plinio ( lib. 3. cap. i5. ) Forum Truentino-niru , sia una Città costruita dai nostri Tmentini ; giacclie tutù quei Fori dell' Ottava Regione ritenevano il nome dei fondatori Clodia , Livio, Pom-jiilio, Cornelio . È sentimento comune che Truenta rimanesse devastata dai Goti , e dai Longobardi .. Sbagliano peiò il Biondo , e Leandro Alberti nel nou riconoscere alcun Paese surrogato a Trucnto -. mentre v icino al fiume , dove al presente è il così detto Porto di Alari i/i-Sccuro, sorse dalle ruine della Città il Castello di Torri a Tronto r così proba! Umente chiamato dalle Torri ancora,superstiti fra quelle, onde, a testimonianza di Silio Italico,