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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   no abbracciò tulio il trailo di paese , clic slendesi fino al corso della Pescara: cosa clic non bisogna perdere di mira per la retta intelligenza degli Autori , clie scrissero dopo quell' epoca . Niuua contraddizione pertanto risulta dal dirsi da Tolomeo Beregra Città de' Prcluzj , e dall' accennarsi da Frontino Veregra nella Regione del Piceno . Per .quanto però è sicuro clic Beregra o Beretra sia stata una Città de' Preluzj , altrettanto è incerto il Paese ad essa surrogato. Il Muzj ( Dial. di yar. Icz. gior. i. ) la erede distrutta , e ne determina la situazione vicino la Rocca di Biscgno, dal perchè lesse in Tolomeo Beretra Bisignana : aggiunta , che non ho poi i invenula neUe diverse edizioni da me riscontiate. Non piacque al Riccanali ( Disc. Cron. ) l'avviso del Muzj, e balzò, Beretra nelle vicinanze di Cellino, allegando l'autorità del. moderno Geografo Negli. 11 Ruscelli traduttore , e commentatore di Tolomeo , a Beretra sostituisce Montorio . Delfico ( p. 70. ) con più ragioni etimologiche , ed autorità ha attribuito a Chdella del Tronto tal onore , ed all' opinione di lui si è soscrilto Ciuseppe del Re ( Disc, sugli Jpr. ). In onor del vero mi è Ibiza osservare però, die la ragione in apparenza più forte addotta dal primo, cioè » che negli atti » del martire S. Emidio Vescovo di Ascoli, o veri o falsi che essi sieno » ( assai antichi però ) la nostra Civitclla è nominata Beregra » non ha il menomo fondamento. Più non esistendo , anzi non esistendo uè anche ai tempi deU'Appiani, e de'Bollandisti gli alti di S. Emidio, che il Purricel-li suppose aver veduti nella Biblioteca Vaticana : non essendo mai stata , o almeno non rinvenendosi più da tre secoli la Vita del Santo, compresa nelle Storie Ascolane del Vescovo Trasmondo , e. di Lino Diacono , entrambi del secolo Xlf. : non polendosi supporre che 11110 scrittore di così fino criterio , quale fu il Delfico, avesse fatti riscontrare gli alti, lasciati dal Cardinal Ba-ronio nella Biblioteca Vallicellense. , condannati per apocrifi non solo dallo stesso Baronio , ma dai Bollandisti , e fin dal Masdeu , acerrimo difensore delle glorie Ascolane ( Dif. crit. degli atti di S. Eni. p. 3. ) ; do\è certamente 1' A. alludere o agli atti storici di S. Emidio , i quali si credono scritti dal discepolo e compagno di lui S. Valentino , e de' quali si citano due codici , uno nella suddetta Biblioteca Vallicellense , 1' alt:o nella Cattedrale di Ascoli : ovvero ad una più brevi; leggenda , stampata la prima volta in Ancona dal Tuberi nel 153a. e che il Masdeu dimostra essere un compendio rozzo ed imperfetto degli atti lasciati da S. Valentino , Or né in quelli uè in questa vi ha parola , che possa adattarsi sia a Beretra , sia a CiviteUa del Tronto . Egli è vero che negli atti Valentiniani si legge una Città chiamala Pictavis , clic 1' Appiani lesse Pitinatis , ed una Città de' Piceni . Ma 1' una era evidentemente sita suUa strada diritta da Roma ad Ascoli , onde Appiani la suppose nella Provincia di Aquila , ed è probabilmente Pitino , poscia Pedicino ,
   segnato nella Tavola Peutingcriana a sette miglia da Eruli : 1' altra non poteva esser che Fermo , perchè ivi il Santo dcstriucit aram Apollmis , et idoluni commuiutum frustatim in Jluvium Tenna: jactavit . Altronde per identificare Beregra con Civitclla rimangono due dificoltà : la prima si e che il suolo di questa non presenta alcun monumento di antichità : è la seconda che 1' esistenza d' una Colonia Romana ¦quasi sulla metta della strada fra Interamnia ed Ascoli mal si combina collo smembramento di una vistosa porzione dell' Agro Interanmite , espressamente ordiualo perchè la pertica di Ascoli avesse un incremento : di che si