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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   no ( Geogr. 1. i. ) sull' autorità di Fabio Pittore asserì di aver cominciato i Romani a concepire idea delle ricchezze , quando soggettarono i Piceni : Rerum script or Fabius auetor est , Romanos tuvi divitiarum scusimi accestisse , ctuu hitjus politi siint gentis . Or se popolazione , ed agricoltura son cause reciproche , basterebbe il solo indizio, che fornisce la prima per argomentare la floridezza della seconda nel Pretuzio . Erano i Piceni discesi dai Sabini , e loro rimasti conterminali : sicché poterono o portar seco o di buon' ora apprendere da essi 1' arte vitale , poiché ne furono i Sabini i primi Maestri , a confessione di Virgilio ( Georg, lib. 2. v. 532. )
   Hanc olmi veteres vitam colture Sabini : ed a tale perfezione la pollarono , che Cicerone ( prò Ligar. ) non ebbe difficoltà di scrivere : totus ager Sabi/uis Jlos Italica ; e Virgilio ( Eneide Lib, 7. )
   ......paterque Sabitats
   T'itisator curvavi servans stai imagi/te falconi . Non faccia quindi meraviglia so i popoli a noi vicini si rendessero celebri non pure per la coltura delle piante di prima necessità , e per una sufficiente pastorizia ; ma por la raffinatezza eziandio dell' una e dell' altra : se Plinio ( lib. ;>.. et ) rammenti i prati , e gli oliseli dei Marrucini , e se altrove ( lib. i5. ) ne lodi i fichi : se lo stesso commendi i lini ile'Peligni ( lib. kj. ) : so Silio Italico ( lib. 8- ) e Simmaco ( Epist. 77. lib. 9. ) vantino i pomi dei Marsi , conte ne vanta Persio ( Sat. 3. ) i prosciutti : ci Penta: Marsi monumenta Clientis : se Marziale celebri gli oi ti Amiter-uini ( lib. i3. ) od il cacio de' Vcslini a noi confinanti : Si sir.e carne voles jentacula sumere Ji'ugi , Ifivc libi. Festino de grege massa venit : se Stefano Bizantino esalti la fecondità delle j et ore e galline Alrinne : se Silio finalmente ( lib. 8. ) dia alla Città di Penne il predicato di verdeggiante , per la copia ( spiega Piclio Marso nel Commento ) degli Uli\ i e de' pascoli .
   slut ilio levior hellis Festina Juventus slgmina densavil venata dura fermimi , Quia fiscellar tuas arces , Pinnanique virentem , Pascuaque , aut tarde redeuntia tondet avella . Mentre i popoli , che occuparono le attuali tre Provincie di Ypruzzo si distinsero per la perfezione chi di mio , chi di altro ramo dell' Agricoltura ; sarebbero stati i Prctuziani i soli a non ispiccare in qualche parlholaro pio-dotto? No certamente, anzi si appigliarono ad un genere assai vasto, utile , e lucroso quale è il vino . Si sono riportali nel Cap. 111. due passi di Plinio , e tre di Dioscoridc , no'quali esaltati vengono i vini del Pretuzio : i sorsi tli Silio , ove diconsi vitifere le nostre campagne, e la l'roluziana gioventù laeta laboris . Si e veduto coli' autorità di Polibio come Annibale, pervenuto nei nostri luoghi marittimi , seppe trarre profitto dall' opulenta . e lettile provincia , e dal vino vecchio , di cui v' era a dovizia . Dal contesto do' citati Scrittori è lecito desumere , che i nostri antichi , come oggi facciamo , ma meglio ih quel che facciamo , sapevano render grato , vigoroso e durevole il vino , diminuendone , mercè 1' evaporazione , la parte acuita . La natura in fatti argillosa del nostro terreno , e la .duna scolla , ilio di presente fauno delle vili i nostri Contadini , non danno che un mosto ileLo-