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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
le , e muccilaginoso , facile perciò ad inacidirsi nella siate , ove per me zzo della cottura non si restringa l' alcool . Ma con sì l'alto spediente , anche a dispetto della generale disattenzione nella preparazione , non è raro che anche di presente ahhiansi certi vini vecchi, nei quali Giuseppe del Re ( Cost. .fisic. degli Apr. ) riconosce il pregio della Malaga . Si ha però troppa fretta «li berli ; laddove lino a due o tre secoli addietro si riserbavano per un tempo, la cui lunghezza farebbe stupire i moderni propriotarj. Così, fra gli altri esempi , i Gallo-Pontificj clic saccheggiarono Campii nel 007. vi trovarono generosi vini vecchi , in fino da trentotto anni ( Antinor. Mcmor. Star, di Apr. Tom. p. 212. ).
Le bellezze architettoniche dell'Anfiteatro d'Interamnia , gli avanzi di magnifici edifizj , lo scollino, gl'intagli sulle pietre, Je fusioni de'metalli, e gli altri monumenti rammentati nei Capitoli V. e VI. mostrano con quanto buon successo siano stalo dai Pretuziani coltivate le arti. Dovettero eglino averle apprese dagli Etruschi , che , come si è veduto nel Cap. II. furono tra i primi abitatori del nostro Agro. Quaula poi stata sia la gloria degli Etruschi nelle arti liberali e meccaniche, e nello scienze ancora, puossi vedere nella prima parie della Storia della Letteratura Italiana di Tirahosclii. Osserva il ( hiarissimo Autore clic noi lavori di creta erano gli Etruschi più che altri famosi , od illusili . Ecco perchè nella vicina Etnisca Città di Alti lavorava usi quello figuline , lo quali Plinio ( lib. 35. cap. /(G. ) paragona e proferisce per la loro solidità a quelle di Grecia . Chois laus nui.ri-ma , At riaids Jìrmìtas : cioè alle figuline dell'Isola di Coo si dee grandissima lode per la finezza «lei lavoro , ma allo Atriano por la fermezza e durala . A tal pregio alludo forse il Vaso , effigialo nei rovesci dogli Alriani Trionti. Ed ecco pure perchè si disotlcrrino alla giornata noi nostro Agro olle cinerario. , dolj chi con base circolare , e chi col fondo conico , luna di diverse grandezze, tegole, lucerne sepolcrali, e simili. In tulli questi lavori si ammira la proporzione colla finezza , e preparazione della creta , e più clic mai un'estrema leggerezza. Di fabbriche dovevano csservenc molto, poiché più tegolo s' incontrano col nome di CAIA DFC1A STABEIUA : più lucerne io conservo colla parola FORT1S , come ne avoano incontrate il Muzj ( Piai. 1. ms. ) od il Delfico ( pag. 87. ): una colla parola V1BIANI : altra colla parola FAOR : altra col prenome LYCIVS, altra col nome l'HOliVS , altra colla sillaba MVM . Colle quali ditte non si erano eglino forse mai imbattuti : e nel 1814• nella contrada di S. Maria a Vico si rinvennero diversi Cadaveri , collocato ciascuno sotto sei tegolo , una dello quali colla leggenda TMCIIR rilevata , da giudicarsi formata con una specie di marco di figura ellittica prima che la tegola fosse cotta : ed altra tegola mi fu rimessa nel 1820. dalla contrada medesima , col marco rettangolare L. SATVRMM. Gli scavi , che convenne fare nei primi anni del corrente secolo , quando il Vescovo Pirelli rifabbricò le case annesse alla Chiosa di S. Caterina in Teramo, ci han fatto conoscere un altro mestiere dogi' Intera ni ni li , cioè quello de' vetri ; essendosi ritrovati avanzi di fornaci da cuocerli : scoverta clic venne registrala da tre Ecclesiastici contemporanei nelle rispettive memorie ms. cioè dal Can. de Tetris, dal Can. Giordani, e da D. Angelo de Jacobis. Il secondo ha di più che indizj di altra simile fornace ci rinvenne in una sua casa rurale nelle pertinenze di Teramo, in contrada del Piano del Pavone . Ciò che mostra però 1' interesse , che i Pie-