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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   5o
   tirile usanze , e dell' incivilimento di Roma , verso gli ultimi tempi della Repubblica , nel Pretuzio .
   A ciò contribuivano quegli sciami di Cittadini Romani , i quali non si lasciava di mandare fra noi , anche dopo sedato il tumulto sociale . Opina in fatti il Delfico ( pag. 5(3. ) che la Colonia Militare , forse condotti in Intcramnia dà T. Tattajeno , giusta le lapide citale dal Campano, si abbia n rapportare al tempo di Sdla , gran promotore di Colonie. Questa opinione io la trovo assai plausibile , perchè Siila ebbe le sue mire rapporto alla nostra Regione , onde fortificò la Colonia di Castro , come si è altrove connato . Comunque siasi , egli è indubitato che Intcramnia dòpo essere stata qualche tempo Municipio , come Frontino osservò , accolse una Colonia Romana . Ce ne dà 1' ultima sicurezza la seguente iscrizione fabbricata nella Chiesa vecchia di S. Paolo in Toriicella , di bellissima conservazione, e che puossi ancor vedere nella Casa de' Sigg. Delfico
   Q. C. POPPA EEI. Q. F. PATRON. MVNICIPI. ET. COLONIA! MVNICIPIBVS. COLONEIS. INCOLEIS
   IIOSPITIRVS. ADVENTORIBVS LAYATIONEM. IN. PERPETVOM. DE SVA. PECYNIA. DANT So bene clic i nomi di Municipio , e di Colonia spesso sono stati adoperali indistintamente, e da significare la slessa cosa. Ma qui si è avuta la cura di spiegare coli' ultima precisione , clic il comodo ile' bagni s' intendeva dare a tulli , cioè ai Municipi , ossia agi' Interamnili originari , ai Coloni Romani , agli abitanti di ogni classe, ai forestieri, fino a coloro, i quali fosscr soltanto di passaggio . Onde sembra che i primitivi Interamnili abitassero promiscuamente coi Coloni Romani la Città . In qual modo fosscsi a questi ultimi divisa la pertica , o assegnato l'Agro d' Intcramnia , è adulto ignoto. Oscuro è un luogo di Balbo , il quale qualche cosa vorrebbe dirne : Tcra-mna Palestina Piceni . Agcr cjus in jugeribus , et limitibus est assignalux ubi coltura est . Nani cclerum ( le terre sterili , o incolle. ) in absoluto ( in comune , ed indiviso ) remansit. Reliqua antan in montibus sub ipsitts Repiddica ccnsuerunt ( la parte montuosa fu censita a profitto della Repubblica ). Nani multa loca Juvreditaria acccpit ejus populus , ubi tertio , i'cl (piarlo vicino fundo suo situs est , iure ordinario possidetur : cioè : Li-teramnia possedeva de' beni comunali , ricevuti per titoli teslanicntarj , e per questa ragione forse gravali di pesi, da non confondersi perciò colle proprietà coloniali . Veggasi , come il Delfico rischiari il riportalo passo ( Cap. 5. ) « oii altri dello stesso libro delle Colonie , ove facendosi menzione di simili beni . da altre Città , e segnatamente da Spoleto , da Gravi, e da Cingoli goduti , si ripete : sicut est. Jnteramne Palestina Piceni, quasi clic Inter-aninia , pel godimento di sì fallo cespite ereditario , si distinguesse .
   Chi , leggendo le nostre lapide , volesse tener conio dell' identità de' • nomi gcutilizj , troverebbe argomenti della nobiltà delle famiglie che abitarono il Pretuzio. Tali sono, fra le altre, V Attia, la Claudia, la Poppea, la Vilna, la Fadia , la Serviiia , la Licinia, la Senfia , 1' Egnaiia , la Tullia, e la Vettia. Veggasi la raccolta del Delfico dalla pagina n5. alla