Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1 ', Niccola Palma

   

Pagina (51/205)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (51/205)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   51
   146. In contrada di Vallorina , tcnimento di S. Omero, fu nel i8a3. scoperto un sepolcro . Il cadavere jioggiava la testa sopra la base d' una pietra calcarea cilindrica , della grossezza e foggia delle colonne niilliarie. Ecco la parte leggibile dell' iscrizione scolpila sul fusto :
   L. CAECILIQ. F
   MEI......S
   CXIX.
   ROMA.
   Non sembra verisimile clic dessa fosse vera colonna milliaria , giacche sull' eminenza dove fu rinvenuta non poteva condursi strada . Avesse piuttosto Lucio Cccilio , Jìgliuol di Quinto , voluto esprimere il dolore , che provava di lasciare la sua spoglia cento diciannove miglia lungi dalla cara Rema ? È degno di osservazione che la distanza tra Roma e la vicina Città di Ascoli , giusta l'itinerario di Antonino, è appunto di 119. miglia: e la stessa può intercedere , per altra direzione , ossia per altro raggio , fra Roma ed il punto, ove la leggenda ed il cadavere erano sili. Anche la gente Caecilin era delle illustri di Roma, e di essa, ugualmente che delle undici ora indicale , gli amatori hanno monete fra quelle che diciamo Consolari , o Familiari. Ma sali' identità de' nomi gcntilizj non occorre fermarsi gran fatto , essendo ciascuna Gente diramata in molte Famiglie , e sapendo noi che i liberti assumevano il i onie de' lor Signori , i clienti de' Patroni , e fino i confederati e gli stranieri quello de' loro Protettori.
   Osserviamo piuttosto come essendo siala assegnata una parte almeno dell' Agro Pretuziauo ai Coloni Romani , i diversi stabilimenti de' medesimi nelle rispettive loro quote abbiano potuto dare il nome a parecchi dei nostri Paesi e Villaggi . La lapida riportata dal Delfico alla pagina 124. lu trovata vicino la Villa JSepezzano .
   ITER. PRIVAT FVNDI KEPOTIANI
   Si può dunque tenere che uno di agnomc Nepote avesse voluto fissare un monumento stabile del dritto esclusivo di lui sulla via, che immetteva al suo podere, onde non fosse mai considerala di pubblica ragione. E se Nepezzano allro non fu che il fondo particolare Nepoziano , ossia di un Nepote ; è le-cito dedurre che Licignano ( malamente da alcuni ora scritto Lucignano ) debba la sua origine ad un Licinio , quasi Jundiis Licinucmis : Cesenano , da poco tempo accorciato in Cesena , ad un Cesio ; i due villaggi, che ap-(H'iliamo Ponzano, a dei Pontj : Gagliano , Villa di Campii, Galliano nella Parrochia di Tizzano , Galliano presso S. Martino a Ncrcto, a de' Gallj: Ricino, chiamato pure siriano in Rocca S. Maria, e Rojano , nel Comune di Campii , a degli Arrj: Mugliano e Magnanella ( delta per lo avanti Maglianello , e per istrana posposizione della lettera g. Malgianello ) a de' Maiìlj: Miai 10 ad un Ma in io, qualora pongasi mente al facile passaggio di pronuncio da Mainiano in Miano . Sono poi ben conte le Genti Gallili, Jrria , Manila, e Mainici fra le Romane , ed è conta del pari la Gente L'arnia, la quale ha pure coni' esse i suoi numismi. Da un Fumio