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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Accade però ili questo , come degli altri oggetti delle nostre ricerche sulle patrie antichità : cioè di presentare non quel tutto che già fu , ma quello soltanto , di cui il tempo edace ci ha lasciato qualche monumento . Chi ci accerterebbe se gli Etruschi , riputati abilissimi nella scienza de' presagi prima della fondazione di Roma , avessero fra noi introdotti gli Auguri, e gli Auspici , i (piali dal ganito , e dall' aspetto degli uccelli , e dall' osservazione degli altri fenomeni naturali, sapessero iudounare il volere degli Dei , ed i prosperi o sinistri eventi degli affari , e sapessero prescrivere ali' uopo espiazioni , ed evocazioni ? Quel bottino di libri , che da Ascoli ritrasse Gn. Pompeo Strabone , durante la guerra sociale ( Plutarch. in Pomv. ) indica un'antica preesistenza di Sacerdoti e Pontefici nelle nostre parli; poiché quei libri altro verosimilmente non erano , che gli annali storici e religiosi , la compilazione de' quali ai soli Pontefici era riservata . Vedi Cicerone ( lib. 2. de Oratore ) Macrobio ( Satani, lib. i. cap. a. ) e Vopisco ( in Tacit. ) . 11 nostro Vescovo Campano , nella più volte citala lellcra al Cardinale di Pavia , dando un sunto dei vestigj di antichità che in Teramo si osservavano , annovera : Sacci Inni Sjrlvani , et Priapi sinudacrum . Alo-immentum proci crea .Timoni Lucinae institutum Alitori prò Jìlia . Stimò senza dubbio che Sacello di Silvano fosse stata la Chiesa di S. Lorenzo inori le mura orientali , e questa opinione durava ai tempi ili Muzj , e ili Brunetti , i quali notarono che ivi slava fabbricata un' ara coli' iscrizione
   SILVANO SACRVM
   Delincò il secondo ( Eaccol. de' Mann, delle Prov. di Apr. ) alla destra dell' ara un vaso da sacrifizi, ed a sinistra una patera . Oggi 1' ara fa parte della collezione del Sig. Delfico . Quei due arnesi servhano forse alle libazioni di latte , colle quali placavasi il Nume chimerico dei lioschi e delle greggi.
   Non è pervenuto ai giorni nostri il simulacro di Prìapo . Ma ben questo sozzo figlio di Bacco e di Venere si va rinvenendo in figulina e ne' suoi amuleti ili bronzo . Cd in No^uibre iHiq. una sua figura in bronzo fu trovata fra. gli strali di breccia della ripa settentrionale di Vezzola , dell' altezza di un terzo di palmo , nella inetti! superiore stretto in un manto , e noli' inferiore nudo , il quale puossi ancora osservare nel museo del Sig. Oliva .
   Rapporto a Giunone tanto il Muzj clic il Brunetti trascrivono il frammento , il quale era al lor tempo , e di poi duiò ad essere nel pavimento della Cattedrale , non discosto dalla porta maggiore . sino all' inopportuno ìinnovcllanicnto eseguito dal Vescovo Rossi :
   ASILVM
   IVNONI
   Osserva il primo ( dial. 1. ) eli' essendo quel marmo patentemente spezzato, vi manchi jicrciò la parola SACRVM : c dalla località del medesimo inferisce che la nave inferiore del nostro Duomo fosse stata Tempio di Giunone Soggiunge : » questo tempio è stato magnifico , e superbo : ne fanno fede il » musaico , 1' astrilo } e le grosse , scamiciiate , sfogliate , e l>en intagliate » colonne di marmo , clic in esso sono . » E veramente 1' antichità del Co-