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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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Cavandosi circa il 1760. le fondamenta della Casa del Sig. Giuseppe Gaspari vicino la Chiesa di S. Bartolomeo , ne incontrandosi il fermo ad una notabile profondità ; fu finalmente rinvenuta una glossa pietra calcarea lavorata , la quale mostrava essere stata la base di ima statua , coli1 iscrizione MARTI PACIFERO. Si fece qualche tentativo per estrarla, ma irritato il padrone dagli ostacoli , che si frapponevano ; volle dispettosamente gittarle sopra la nuova fabbrica , e cosi tanto bella antichità tornò ad esser sepolta . Il Delfico opina ( pag. 80. ) che questa fosse la deità tutelare dell' Anfiteatro d* Interamnia , sopra la cui corda quella Cosa si eleva : e non esser raro il caso di darsi a Marte l'epiteto di Pacifero . In fatti io l'ho incontralo in una moneta di Probo .
Anche Ercole vien detto pacifero nelle monete di Probo ( Patin. in indie. Numismat. p. 3. ) e ad Ercole ancora tributarono incensi gli stolti Pretuziani ; conservandosi in casa Delfico una statua che lo rappresenta , e nei tre nostri Musei buon numero di bronzi che lo esprimono .
Nella medesima Casa ora si vede puranche mia grossa statua di pietra sedente, mancante della testa, tutta ravvolta in un manto , la quale si crede eli' esprimesse la Pudicizia . Prima che il Sig. Gio. lìcrardino la facesse collocare nella sua raccolta de' Pretuziani monumenti , era situata fuori il muro orientale della Chiesa di S. Giuseppe . Se in quei contorni, coni' è verisimile , era stato il suo tempio, o la sua ara ; bisogna dire che per un inconcepibile e contraddittorio accecamento gì' Interanmiti venerassero , quasi nel medesimo sito , la Pudicizia , e 1' Impudicizia , cioè (Venere. ( Vedi il Cap. V. ). •
Piancarani Villaggio di Campii , detto costantemente ne' secoli trasandati Plana Ancarani , non potendo ripetere la denominazione dalla Terra di Ancarano , assai distante , e colla quale non ha avuto inai il menomo rapporto ; si può congetturare piuttosto che il ripeta , egualmente che la cenna-ta Terra , da un tempio della Dea Ancaria ( Ancarice Fanum ) mentovata da Tertulliano nell' Apologetico , cui si prostituirono molti popoli , e segnatamente i vicini Ascolani . Come dai Piceni Ascolani si sarà fra noi propagalo il cullo di Ancaria , avranno i Pretuziani desunta dai Vestini-Pinncnsi la venerazione a Monte-Corno , come il dimostra la denominazione di Fattoti-Corno , ed al sozzo protettore di Anlinoo , come il fa sospettare il nome ancor vigente di Fano-Adriano , seppure il vetusto tempio esistente , ove ora sorge il Paese di tal nome , non sia di quelli , de' quali scrisse il Patin ( in Alex. Sev. p. 345. ) : Qui ( Hadrianus ) templum omnibus Civita-tibus sine simulacris jussernt fieri , quee hodie , idcirco quia non ìiabent ìiuniùia , dicuntur IJadrìani. E giacche siamo ad argomentare 'sulle etimologie , non sarà discaro il riflettere che la contrada di Liquiniano , mentovata in una donazione al Vescovato del 1026. da riferirsi al suo luogo , equivale ad lucum Jani: che 1' antichissima Chiesa di S. Pietro, ora smantellata , fra Colle-Atterrato e Colle-Minuccio , si è detta per lo più ad Ja-mim : e che corruzione di ad Janum sembra essere la denominazione ad Tianum di altra vetusta Chiesa , dedicata a S. Gkr\anni , nel territorio di ' Controguerra .
Ma erano queste le sole supposte Divinità , cui gli stolti Pretuziani eressero Altari ? No senza dubbio . Quel Fano descritto nella fine del VI. Capitolo ; quel Fammi srplern Fratrwn , col quale c' imbatteremo in un
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