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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   6o
   od altro femmine di somigliante calibro , dalla storia condannate ad eterna esecrazione .
   Che se gli oggetti medesimi della pubblica venerazione erano pietre di scandalo , è facile immaginare quale fosse nel Pretuzio la corruzione, de' costumi . Ecco a quale degradazione discendono gli Uomini abbandonati ai soli lumi dell' umana ragione per loro stessi insudicienti , ed oscurati dal peccato originale ! Autorizzati dagli esempi de' creduti Dei , niun eccesso dovea sorprenderli . La colpa più aver non poteva la sua bruttezza , 1' iniquità commetter si dovea senza rimorso . E se della depravazione de' costumi de' nostri Pretuziani non ci rimangono ciliare pniove ; è dessa peiò scritta ad ogni pagina della storia generale de* popoli jiagani . Lodi e rendimenti di grazie a Te, Dio vero ed unico , che nel temjK) dalla tua sapienza destinalo , mandasti il tuo Unigenito ad abbattere 1' idolatria , a distruggere 1' impero del demonio , od insegnare agli uomini qual sia il culto che ti degni gradii», quali le ricompense che apparecchi a chi fedelmente ti serve, quali i mezzi per potere noi giungere a possederle. Sii tu benedetto in eterno , o Signore , perchè in Gesù tuo Figliuolo desti al mondo un Legislatore Divino per dettare ai figli traviati di Adamo una morale pura , perfetta , santa , benefica alla società : una morale che esige innocenza , modestia , candore , moderazione saggia nell1 uso de' beni , sommissione rassegnata nelle pruove delle adizioni : una morale che sbandisce 1' orgoglio , 1' ambizione , 1' ingiustizia , la voluttà , le vendette . Gloria sia pure a Te renduta , o tenero Riparatore de' nostri mali , cui un amore infinito spinse a nascer fra noi , viver con noi , morir per noi : onde illuminare 1' Universo collo splendore della tua celeste dottrina , de' tuoi mirabili esempi , de' tuoi sorprendenti miracoli ; onde indicarci ed appianarci la via , la quale conduce ad una somma ed interminabile felicità : onde questa per noi acquistare a costo di umiliazioni , di patimenti , e dello sborso di tutto il tuo preziosissimo Sangue . Quale infortunio sarebbe il nostro , se per ima grazia speciale ed ineslimabile preservati dall' idolatria , perchè nati nel Pretuzio dopo che il Vangelo lo ha illuminato e riformoto ; idoli di altra specie ci formassimo dell' interesse , dell' impudicizia , dell' ambizione !
   CAPITOLO XI.
   Promulgazione del Vangelo nel Pretuzio.
   Lumen Evangelii hausit jam inde Apostolorum tempor'dnis , dignìta-teqiK Episcopali ab iisdem insignita est : così della Chiesa Aprutina scrive Ughelli , gran conoscitore delle sacre Italiane cose. Alla prima proposizione concilia credenza la poca distanza , la quale intercede tra il Pretuzio, e Roma : la conciliano alla seconda due norme, che dal primo suo nascere tenne la Chiesa: di ordinare cioè un Vescovo in ciascuna Città di considerazione, come stabilirono moltissimi canoni, riportati dal eli. Toniassini ( Tom. i. p. i. lib. i. cap. 54- ) e S. Leone insegnò ai Vescovi Aflricani ( Ep. 87. ): • e di adattare la dhisione delle Diocesi alle forme politiche, ed alle civili prerogative , stabilito già dai Romani: cosa che il Baronio rimarcò all'anno 3g. ( Num. 10. ). L'appbcazione di entrambe le norme vedesi a meraviglia verificata negli antidii Vescovati delle odierne tre Provincie di Apruzzo.