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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Or
   I Marsi , i Pcligni , gli Amitermni, i Forconcnsi , i Teatini , i Pennensi ebbero bentosto i proprj Vescovi : e gravi ragioni vi sono per credere clic ne' primi secoli del Cristianesimo 1' avessero pure i Frcntani colla residenza in Órlona. L* ebbero puranclie i nostri vicini a settentrione, poiché non costa clic S. Emidio , ordinato da Papa S. Marcellino sulla fine dell' anno 399. sia stato il primo Vescovo Ascolano : nò può stare clic una Città cotanto illustre qual' era Ascoli, e così vicina a Roma , fosse senza A'escovo per quasi tre secoli , come hanno notalo il Colucci ( Ani. A scoi. ) ed il Ma-sdou ( Dif. degli atti di .9. Emid. ). È singolare, clic il Vescovo de' Marsi ritenga tuttavia un titolo glorioso , desunto dall' Agro . Dalla denominazione che i nostri Vescovi sortirono dai tempi di S. Gregorio , congetturo clic prima della corruzione della lingua , essi piuttosto Prcptutiani o Prci'tu-tini ,chc Jnteramviti s' intitolassero .
   Che se le addotte riflessioni non soddisfano ad una critica intemperante, troverà nulla di meno il rostro Vescovato una pruova incontrastabile di sua venerabile antichità nell'Epistola di S. Gregorio , In quale più sollo si andrà a trascrivere: Bene novit fraternitas vostra qua ni lungo sit tempore Aprutium Pastorali solicitiuline destitutum . Se sul primo entrare del secolo VII. il Pnctutio , già corrollo in Aprutio , trovavasi da lungo tempo privo di Pastore ; si rende evidente che di buon' ora lo avesse avuto. Ma quali, e quanti furono questi Pastori della prima nostra serie? IS'iuna memoria ce n' è i iniasta , ed Ughelli ( in Apruiin. ) ne assegna la ragione : oh continen-tia fere bella , Italicasque ruinas .
   Qui una santa curiosità penetrar vorrebbe tra il bujo de' primi secoli per risapere chi portasse tra noi il lume del Vangelo : con quale rapidità, e successo il medesimo si diffondesse nella nostra Regione: c quanti Prctuziani avessero meritata la grazia di suggellare col sangue la pubblica confessione della vera fede . Ma se le stesse Chiese principali del Cristianesimo , per le calamità de' tempi , scarse notizie vantano su tali oggetti ; non rechi meraviglia se poco dir se ne possa sul nostro conto . Secondo una tradizione, che consoniamo , e che Riccanali ( Disc. Cron: ) e Giordani ( Mem. di Ye-raruo t. i. ) cbhcr cura di notare, lo stesso Principe degli Apostoli S. Fiotto avrebbe annunziato il Regno di Gesù Cristo nel Pretuzio. Si dia quel poso die si vuole a tradizione sì fatta , ma non mi si nieghi clic dessa a meraviglia convenga col metodo seguito dagli Apostoli nella propagazione del Vangelo, c coli'Ecclesiastica Storia . Non vennero certamente in Italia S. Pietro con S. Marco , e S. Paolo con S. Luca , c forse pure S. Barnaba , per fondare soltanto la particolare Chiesa di Roma , ma per fare adorare il Crocifisso in questo Regioni occidentali , a S. Pietro assegnate nella divisione che i dodici fecero dell' Orbe. Se costui circoscritto avesse entro le mura di Roma il suo ministero , mal avrebbe adempiuto il precetto del Signore : Re in Muridum universum : prwdicate Evangelium ornai creature . Ma no, «he nella stessa maniera che S. Pietro sedendo in Antiochia onorò colla sua presenza e predicazione il Ponto , la Galazia , la Cappadocia, 1' Asia , v la Bilinia ; così avendo poi fatta Roma centro della sua Missione , è fuor di dubbio che non una volta sola egli scorresse'per se stesso , e per mezzo de suoi discepoli , almeno l'Italia. Ciò si rende chiaro dalla testimonianza di S. Epifanio ( I/teres. 37. ) da cui si raccoglie che Lino , c Cleto furono inaugurati Vescovi di Roma , essendo ancor vivente S. Pietro ; onde la