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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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delle file tli case , clic ora le fiancheggiano . Spesso scuoprono le piogge , lungo le. strade odierne , una serie di fondamenti , da non far dubitare elio Teramo sia stata ricostruita una volta , ma con diverso andamento , sopra le sue rovine . È questo un monumento perenne del diroccamento ed incendio di Teramo nel secolo XII. Ma depongono gli operai addetti allo scavo , ed al ripulimento de' pozzi clic solto ai primi avanzi si scuopra un secondo ordine di vesligj , il quale 11011 cammina col primo . Io per verità non uii senio voglia di affidarmi ad una fune per verificare la sincerità di tali deposizioni . Fui però testimonio del rinvenimento di un muro con porta , scoperto nel cavarsi le fondamenta della nuova Casa del Sig. de Ptudis-Fedele sul largo della Cittari'lla nel 1817. a circa palmi tli profondità, muio , che niuna relazione mostrava tli avere cogli alili trovati in superiore livello: Ed lio inteso dai nostri vecchi clic cavandosi , circa la uiettà del passato secolo , i fondamenti della Torre de' PP. Osservatili , presto scuo-prissi un lastrico , che diede speranza di tosto trovare il fermo , per essersi già al suolo della Città antica. Ma che! rotto il lastrico , si rinvennero al di sotto altre mura , e bisognò giungere a 48. palmi sotlo 1' attuale superficie . Questa enorme altezza venne riempita di buone conce , con diligenza procurate per tutti gli angoli della Città . Non era a tuteli' epoca rinato tra noi ancora il gusto per le patrie antichità , onde non è da domandare se o i Deputali o i Frati avessero avuto riguardo alle scolture, ed alle iscrizioni . Or che la prima distruzione il' Intcramnia abbia a riferirsi all' intervallo di sojira indicato , anche meglio si ravviserà nel capo seguente . Ma chi furono i distruttori ? / Goti, risponde il Muzj ( Dial. 1. ) confondendo i Visigoti tli Alarico cogli Ostro-Coli di Teodorico . nell' assai imperfetto racconto degli avvenimenti di quei secoli . / Goti . ripete Iliccanale , ( Topografi. cit- da Giord. ) allorché guidati dal valoroso lor He Teja si mossero nuovamente a danno ile'Greci. I Goti , corregge il Giordani ( toni. 1. ) «piando s' insignorirono delle nostre contrade , dopo la resa di Ascoli nel ». Tutti c tre la fanno «la indovini . Se mi volessi provare io pure ad indovinare , non vorrei incolpare i (ioti , specialmente della seconda casta , tir' «piali si hanno gì' Italiani a lagnai' meno clic degli altri barbari , e de^li slessi civilizzati Greci .
CAPITOLO XIII,
Reintegrazione del nostro Vescovato , ordinata da S. Gregorio il grande.
Frattanto che scorrevano gli ultimi periodi del lagriuievole tempo nel precedente Capitolo contemplalo , venne per indicibile bene della Chiesa di G. C. assunto al Pontificato il gran Gregorio , ed il 3. Settembre del 5«>o. fu il fausto giorno della sua consacrazione. Ardendo il buon Pastore di carità verso i miseri Italiani , involti in mille mali nelle coiti itine piccole gucr-r«: fra i Longobardi ed i Greci ; tanto si adoperò the gli venne l'alto di stabilire una tregua fra gli uni e gli altri nel Marzo del .>«>(). In allora clic il Santo v iemmeglio rivolse la patema sua sollecitudine alle Chiese , nel temporale dominale dai Longobardi : cosa che fin qui non gli era slitta sì agevole . essendo egli dai Longobardi tenuto più in cento di nemico che di Padre comune, dipendendo tuttavia Roma dall' Imperatore. Dispose la l'rov-