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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
noli'Epistola ao. «li S. Gregorio del Libro undccimo, clic qui piace trascrivere , avendo grande analogia colla seconda fra le tre di sopra riferite :
Cregorivs Passivo Episcoro Fjrmako
Proculus Diaconus Ecclesia: Asculance pètitoria nofcis insmuatione sugges-sit , iti fwido Grvssiatio juris sui Monasterium se prò sua devotione jandasse , quod in honorem S. Savini Martjrris desiderat consecrari . Et ideo , Frater carissime , si in tua: Parochice memorata constructio jure consistit , et nullum corjms ibidem constat huniatum, pcrcepta primitus do-natione legitima , idest , conduma una , boves par unum , annerita capita quinque , oves , et capras promisciuis capila vigbiti, in J'undo Gressiano , ititi ipsum Monasterium fundatur wicuis oclo , in fundo Staciani une io s odo , fundum Paterni iti integro , porcos dccem , lectisternia , gestisque tnwricipalibus alligata ec. Accadeva probabilmente la medesima disgrazia ai Pennesi : almeno da Romano , il quale assistè al Concilio ragunato in Poma , nel 499— ^ ^ Pc* Per YI1I. secolo si ha allatto notizia di altro lor Vescovo , fino ad Amadeo del IX.
Neil' estratto della Lettera al Vescovo di Benevento or ora riportato , avrà 1J attento Lettore rimarcata la massima del gran Gregorio : di non aversi' giammai al Vescovato a promuovere i forestieri , eccetto il caso , raro ad accadere , che tra i cittadini , o gì' incardinati alla vacante Chiesa , non si rinvenisse idoneo soggetto . Ei mostrasi inesorabile sostenitore di questa antica disciplina in varie altro Epistole , come nella p. e 3i. del Libro II. nella i3. del Libro IV. nella 26. del Libro Vili, nella 18. del Libro XI. etc. Ciò basterebbe a persuadere che Opportuno fu nostro Corrcgionario , quanti' anche il Sanjo non lo avesse espressamente detto de Aprutio , e non avesse coli' ultima chiarezza indicato il domicilio di lui colle parole: ubi diu qucc-sivimas. Il che tenga luogo della sesta illazione .
È sebbene avremo in seguito vasto campo ad osservare che Aprutium sia un nome sostituito a Praetut'uim : che dai tempi dei Longobardi sia stata la nostra Regione governala dai Conti per lo spazio di circa sci- secoli : e clic la costante denominazione dei nostri Vescovi non mai da Jnteramnut o da Teramo sia stata desunta ; pur non di meno andiamo a S. Gregorio debitori e del pri 1,0 incontro del nome Aprutium , e della più antica memoria de' nostri Coi.ti nella persona di Anio , e del primo indizio che il titolo , di cui sono a ragione i nostri Vescovi gelosi , non dalla Città principale e residenziale , ma dall' iutero territorio alla loro sollecitudine affidato , tragga 1' origine . Sono interpolati quegli esemplari , ne' quab dopo Aprutium si legge Civitas , parola clic in niuno de' corretti Codici si trova. Ond' è che «lessa vedesi rigettata dal lesto canonico , ove la Decretale Epistola di Gregorio sta nella maggior parte inserita ( Dist. Gì. cap. 18. ). Finalmente è consolante il ravvisare cosi di buon' ora già Cattolico il nostro Conte ; ladtlovc altri Satrapi Longobardi assai più tardi abjurarono 1' Arianesimo : e diverse Città ebbero nel corso del Secolo VII. a tollerare due Vescovi uno Cattolico pe' provinciali , 1' altro Ariano pei Longobardi , fino al Regno di R erta rido . sotto il quale si cstinse affatto 1' Ariana eresìa presso tutt' i Longobardi d' Italia .
Facciasi adesso un momento di riflessione sui grandi avvenimenti , clic sono avanti agli occhi nostri passati, nello spazio di men di due secoli. Ab-