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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
biamo veduto annientarsi in Occidente quell' Impeto Romano , la cui potenza e grandezza sembravano presagire una lunghissima durata : distruggersi i regni degli Eruli , e degli Ostrogoti . Abbiamo veduto i Longoljardi sulle prime infesti ai Cattolici, bravar minacccvoli la stessa capitale del Cristianesimo : indi a poco divenir figli della Chiesa obbedienti e sommessi , e li osserveremo superare i loro fratelli primogeniti in generose liberalità ¦ verso i sacri Tcmpj ed i Monasteri. Vedremo scomparire da qui a non molto il loro reame , e cadere 1' un dopo 1' altro tutto ciò che saia opera degli Uomini . Ma possiamo aver veduto , e veder potremo vincitrice del tempo , delle rivoluzioni , e degli errori , sussister sempre la Chiesa di Gesù Cristo', colle sole armi della verità e della dolcezza. E perchè? Perchè 1'indistruttibili là è il cai altere proprio delle opere di Dio .
CAPITOLO XIV.
Cambiamento del nome Praetutium in Aprutium, e d' Interainnia
in Teramo.
I Barbali penetrati in Ilalia , e specialmente i Goti , ed i Longobardi, che più degli altri vi seppero fermare il piede, nell' adattarsi appoco appoco al linguaggio de' nostri Antenati , il doverono necessariamente storpiare . Deposero eglino in fine la propria favella , ed appresero la popolare ; pur non di meno questa mescolanza di Nazioni in un medesimo luogo fece sì che la lingua allora comune ili Italia , quantunque superiore , rimanesse non pciò più o meno contaminata. È assai raro trovare una Regione , od una Città , la quale nel moderno suo nome non presenti un' alterazione dall' antico . Questa è talvolta così significante , che quella di cui parliamo , deve sembrar discreta . Or che il Praetutium del tempo de' Romani sia identico all' Aprutium de' bassi tempi , è ella una storica veliti» da potersi rigorosamente; provare. Furono i confini del Pretuzio a Levante l'Adriatico, a Settentrione l'Agro Ascolano ed il Truentino , a Ponente gli Appennini , ed a Mezzodì il corso del fiume Voinano. Furono in seguito precisamente i medesimi i confini dell'Aprutio , come il Lettore andià vedendo da una folla di pub-lliehe e di private carte, e da varie testimonianze di Storici , da non doversi epiì produrre , senza o staccare i documenti dagli avvenimenti successivi , ai quali hanno rapporto , o incorrere in nojose ripetizioni . Solo nel regno di Federico II. il nome di Apruzzo si estese alle tic Provincie , le quali oggi se ne denominano , come sarà a suo luogo notato. Per lo avanti, e fin dal primo stabilimento eie' Longobardi , il vasto tratto , clic ora elle comprendono , era diviso in Contadi , come 1' Aprutino , il Pi'tnense , il Teatino , il Vulvense , 1' Amiternino , il Forconense , ed il Manicano , chiamati talvolta Aprutio, Aprucio , A brucio, A brut io , Abruptio ; Peìine; Teate , leti ; Valva , Bah'a , Balba ; Amiterno ; Forcone , Furcone ; Mursia , Marsi , o con altre piccole inevitabili variazioni . Nei tanti Ponti-fìcj ed Imperiali Diplomi , de' quali va superba la celebre Badia di M. Casino , renduti di pubblica ragienie dal Gattola , si veggono descritti , nella continuazione di più se-coli , i Monasteri , le Chiese , e i poderi di M-Casino quasi sampre con ordine topografico, Contado per Contado. In ApriL-tio , o in Aprucio , o in Comitatu Apruciensi, o Aprucigensi si ripongono