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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   .78.
   taggio quest'obbligo di restituzione, perchè, lo stesso Autore si dà carico del registro de' Feudatarj del i 187. ov' è scritto : Guido Episcopus Aprutii di-xit quod tcnet in Aprutio Toramum , et S. Benodictum ctc.
   Non esaminiamo se. questo registro sia del 1187. o piuttosto di circa il 1100. nel qual secondo caso si avrebbe una pruova luminosa del valore della parola Aprutium nella metta del secolo XII. perchè in Aprutio sono posti S. Flaviano , Controguerra, Campii, S. Omero, Tortoreto , Ganzano, Poggio-Morello , M. Pagano , Guardia , in breve tutt' i paesi feudali della Regione : pruova uguale a quella che sul valore della parola Intcramnes fornisce , verso lo stesso tempo , la bolla di Anastasio IV. : Civitatem Jntera-mnem . Non si ponga a calcolo che per quanto è naturale il cambiamento da Practutium in Aprutium , e da Jntcramnia in Teramo ; altrettanto sarebbe slato difficile il cambiamento da Interamnia ili Aprutium , e ( quel eh' è inconcepibile ) da Aprutium in Teramo . Non si tacci ili singolare 1' espediente di assegnare un nome al luogo , ove sorgevano la Chiesa Matri-< e , e 1' Episcopio ( che pur erano fabbricati nell' interno , e quasi nel centro della Città , ov' è ora la piccola Chiesa di S. Gelulio , ed in quei contorni ) ed un altro lutto diverso al rimanente della Città . Non si tenga conto per ora dell' autorità di Anastasio Bibliotecàrio , le cui parole cadranno in acconcio nel Capitolo seguente , cioè di tono Scrittore fiorilo verso il declinare del secolo IX. sul mezzo de' tempi , ne' qunli si pretende clic Teramo si appellasse Aprutium , e che non pertanto è da lui chiamata Civitas luti ranmensium . Non si confronti secondo li; regole dell' arte Ermeneutica il Cartolario con se stesso, o con luoghi analoghi di altri Scrittori coevi , onde il senso della parola Aprutium più cliiaramente apparisca ; perchè se non vogliamo introdurre in Città Villaggi , Castelli , Vigne , Oli-veti , Selve , Colline , Mouli , Fiumi, e Poderi fin di 5oo. e di mille moggi, sarà forza convenire che Aprutium significava la Regione tutta qnaula . Infatti nel cambio fia il Conte Adelberto ed il Vescovo Giovanni , che è la prima carta citata dal Delfico , si legge: de re mea , que milii obvenit de meo conquisilo in Aprutio , in Casali quod nominatur Fonte coperta . Nella donazione elei Conte Manfredi chi 926. pur dal Delfico indicata , si trova : de rebus proprietatis mee ctc. in supradicto Aprati> , in locum , qui nominatur Scapriano , cimi Castro qui nominatur l itico , et cimi Fociliano , et Comecciano, e uni terra, rum vinca , curii pomis, cum olivelli , cum silvis . E nella permuta tra Teutone ed il Vescovo Landolfo , anche dal Delfico citata , si dice che dal primo si diede : in supruscrìpto Aprutio , in ipso monte de Collina , terra petia una etc. cum ipso monte de Castel/ione; e dal Vescovo in contraccambio: in dicto Aprutio in Casale qui vocatur Scarfargiano terra petia una ctc. cum ipso Monti-cello. Leone Ostiense poi ricorda Curfes di ragione de'Cassinosi in Aprutio ( Lib. ?.. cap. i3. e 30. ) e la donazione latta sul principio del secolo XI. da Cupone figlio di Azzone di terra qni-gcntoruni circiter modionun , et cum omnibus omnino sili pertinentibus in toto Aprutio ( Ib. cap. 2(5. e 33. ). La Cronica di Casnuria riporta una donazione del nobil uomo Rainerio figlio di Tribuno, nei 1093. cimi passessionibus terra rum mille modionun in Aprutio . Finalmente il Cartolario del Monastero di S. Gio. a Scorzone , il quale si conserva dalle Monache eli S. Gio. di Teramo, contiene, fra le altre , una donazione di Pagano figlio di Ardui-