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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   8i
   Lirinates vocantur. ( Ilist. Nat. Lib. 3. cap. 5. ) . Tutti e tre riferiscono un' Ode saffica di Eliseo Calenzio , riportata da Ortellio nel Tesoro Geografico ( V. Interarmi. ). Stimiamo far cosa grata ai Lettori qui trascrivendola, essendo più clie mezzanamente ingegnosa :
   Trina per campos jacet Interamna , DU'idens Cives tenui susurro , Ut suos tantum sua terra norit Jure creatos . Interamnates referunt Clientes , Internmnates legimus Colonos , Interamnites cupimus Puellas .
   Conscia turba .
   Qui Riccanali ( Disc. Cron. ) si fa a domandare perchè sieno stale desidera !>i li le Donzelle Teramane. Buon per lui , che disse non essere ciò derivalo da rimarcabile avvenenza che le avesse distinte , ma «lai loro severo costume, e dall' applicazione alle domestiche faccende. Se differente linguaggio egli avesse tenuto non lo avrei fatto salvo dall' ira delle Ternane. Prima , quee Nari Jluvio riga tur , Altera juxta Lirim intumescit , Ista Turdinum videt insolentem
   Moenia prope . Sic eiiini saxis legimus vetustis : Si qua vel chartis aliter legatur Rite non scribi poteris pidare
   Quisqws oberras .
   Sussistono ancora , ed in florido stato , 1' Interamnia de' Pretuziani , e l' Interamna degli Umbri . Non così V Interamna del Liri. Era «piesta situata fra Casino ed Aquino , al confluente di due fiumi , cioè del Liri , ossia Camello , e di un altro detto delle Sogne , come accennano Strabone ( Lib. 5. ) e Livio ( Lib. 2(1. cap. 9. )< Fu anch' essa Colonia Romana , come ne assicura Patercolo ( Lib. j. ) e Livio ( Lib. 9. et 10. ) ed il conferma un' iscrizione riferita dal Panvino nella descrizione dell' Impero Romano , ed un' altra riportata dal Gattola nella descrizione de' paesi soggetti a M. Casino . Riccardo , c Giordano Principi di Capila avendola tolta ai pro-prj Conti , a causa «li fellonia , la donarono all' Abbate Desiderio nel io66.-Aveva a quell' epoca giii cambiato nome, e nel diploma pubblicato dal Gattola ( de orig. et progr. p. 16G- et 167. ) dicesi Castellum Terame . In seguito s' incontra or col nome di Terame , ed or di Teramo . Rimasto privo di abitanti , per cagione delle guerre, tentarono i Cassinosi di ripopolarlo , ed ottennero nel iSaG. dall' ìmp. Carlo V. privilegio di esenzione dalle imposte , per un decennio , per quei Greci , Schiavimi o Albanesi , che vi si stabilissero . Non so per quale destino tali sforzi rimanessero inefficaci : so che quel Teramo è tuttora campagna , ricca solo di ruderi , e di salubri acque.
   I nostri Storici patrj non conoblxn-o una quarta Città chiamata anch' essa Interamnia , o Interamna , qual'è Termoli in Capitanata . Son io debitore di sì fatta notizia all' Ab. Romanelli, il quale ha bene rischiarato tal punto nelle sue Scoverte Freutane ( toni. t. cap. G. et 11. ). Ugualmente che le altre tre , ella desunse il nome dalla vicinanza , e dal concorso 11