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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   della Monarchia , era destinato a tenere in soggezione gli Esarchi di Ravenna , e i Romani , clic dipendevano tuttora dagli Orientali Imperatori . Il Ducato di Benevento in line appoggiava ii Reame nella parte meridionale contro i temuti sbarelli de' Greci ; tanto più che varie Città marittime duravano nell' obbedienza degi' Imperatori. Ormai però , più che ad organica costituzione , alla forza ed allo spoglio si attribuisce il particolare accrescimento de' medesimi . Un' attenta riflessione in fatti sulle lettere di S. Gregorio , e sulle oj>ere di Anastasio Bibliotecario , e di Paolo Diacono , ci scuopre in Faroaldo primo Duca di Spoleto, ed in Ariolfo di lui immediato successore , due intraprendenti conquistatori : e si può arguire da Paolo ( lib. 4. c. 17. ) che il secondo scacciasse i Greci da Camerino, e che di là si aprisse il varco a conquistare il Piceno , dal Musone all' Aterno , nel 591. o ad 1111 dipresso.
   Che non solo 1' Apruzzo , ma anche i territorj Atriano , Pinnense , Valvenso , Amitcrnino , Forconcnse , ed il Marsicano rimanessero soggetti ai Duchi di Spoleto , è ella una verità , di cui si dubitava una volta , ma di cui ora non si dubita più . Per ciò che noi concerne , è dessa dimostrata da un passo di Anastasio , nella vita di Papa Zaccaria. Ei narra che a Trasmondo Duca di Spoleto , privato di dominio dal Re Luitprando ( nel 739. 0 740. ) riuscì di rientrare , coli' ajuto de' Romani , e di Godcscalco Duca di Benevento, in Jines Ducatiis Spoletini, e che subito gli si rendettero Marsieani, et Furconenses , atque Balvenses , seti Pinnemes , et Civitas Interamniensium . Quel seu merita esser corretto . Viene confermata da molte carte pubblicate dal Gattola ( de orig. et. progr. etc. ): da un Ordine , cioè , d' Ildebrando Duca di Spoleto, dell' Aprile 783., col quale donò, al Monastero di M. Casino , ed al suo Abbate Tcodcmaro , Cartem in territorio Civitatis nostre Pennense____ olivas in Tranto , loco qui dicitur
   tri-talias , e certe case in territorio Marsicano.... quas fuere Age mundi ,
   et prò sua infidelitate eas perdidit____ data jussio Spoleti in palatio, anno
   Dncatui nostro , in Dei nomine , nono : da un diploma dei Re Berengario ed Adelberto del 953. , e da altro dell' Imp. Ottone I. del 964. entrambi in favore del Monastero di S. Angelo a Baregio, cui si confermarono tutt'i beni e le dipendenze infra ambobas Dacatibus nostris , Spoletino videlicet , atque Firmano : cioè ne' Marsi , nel territorio Balbense , in Furcona , in Penne , in Apratio ( ove vedesi riposto il nostro Monastero di S. Angelo a Marano ) in Ascoli etc.: uai privilcgj di Ottone li. del 981. e di Ottone 111. del 998. rilasciati a petizione di Aligerno , e di Giovanni , Abbati di Moute Casino , clic presentano simili dettagli : da un diploma di Corrado , del io38. in favore de' Cassinesi , ove dono essersi enumerati i loro diritti , e proprietà infra Jines Capuani, sive Beneventani Principatus , vengono collocate le Chiese , e le Celle sparse in ambobas Dtwatibus , scdicet Spoletino , atque Firmano pei Contadi Marsicano , Balbcnse , Forconcnse , Pennense , Aprulino , Ascolano , e Fermano : in Apmtio sono comprese le Celie di S. Angelo a Marano , di S. Niccolò a Bordino , e di S. Lorenzo a Saluto . Se le citate carte , ed altre da riferirsi in seguito , appartengono ai tempi , ne' quali la Monarchia de' Longobardi era slata disfatta , ciò nulla inijiorta ; sapendosi che gì' Imperatori e i Re Franchi , Italiani , e Germanici punto non alterarono le forme civili dai Longobardi introdotte . Alla dipendenza da Spoleto ascrivo la causa della propagazione tra noi del