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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO XVI.
   Avvenimenti generali del Secolo VII. e delT VITI, fino alla prigionìa
   di Desiderio , ultimo He d1 Italia della stirpe de' Longobardi.
   Vescovato di Opportuno.
   Lasciammo nel Cap. XII. seduto sul Longobardico Trono Agilolfo , c per anticijwizione dicemmo che le premure della pia Teodolinda per trarlo dagli errori di Ario furono in fine coronate da felice successo. Ci è occorso far mollo di Faroaldo primo Duca di Spoleto. Nel Cap. XIII. si è parlato «li Opportuno , primo Vescovo A prillino della serie conosciuta : e di Anio , il più antico Conte di Apruzzo, ili cui trovisi memoria .
   Il tempo preciso , nel quale Agilolfo abbracciò la vera Religione, fu , secondo il Muratori , 1' anno (5o3. Godè a' suoi tempi profonda calma 1' Italia , perchè ebbero bisogno di comprarla da lui in ogni anno gli Esarchi di Ravenna . Dalla morte di Agilolfo avvenuta nel 6i5. si cominciarono a contare gli anni del regno di Adaloaldo , suo figlio fanciullo , posto perciò sotto la tutela di Teodolinda sua Madre . Alla prudenza ili «pesta eccelsa Donna , la quali: evitò ciò che intorbidar polca l7 età minorenne del figlio , ed alle luttuose peripezie dell' Impero ti' Oriente andò debitrice 1' Italia della continuazione della pace. Corto fu il regno di Adaloaldo , cssentlo stato balzato dal trono nel (>•.>5. da Arioaldo suo cognato di religione Ariano, clic pur non ostante spiegò molta m interazione verso i Cattolici . A lui succede nel lij(>. Hot,tri parimenti Ariano , Duca ili Brescia . pel merito di avere incontrato il genio della vedova Regina Gunileberga , troppo mal contraccambiata dall' ingrato Rotaci . Nemmeno questi inquietò i Cattolici , in maniera che assai meglio eglino stettero sotto lui che sollo gì' Imperatori Orientali. Cessando di vivere nel 052. lasciò lo scettro a liodoaldo suo figlio , che dopo brevissimo regno rimase ucciso. Ebbe in successore nel 653. Aribcrto , nipote di Teodolinda , ond' è che fu Cattolico , e buon Cattolico . Venendo questi a morte nel 6Go. divise il reame tra enti-ambi i suoi figli Bertarid , e Godeberto . Delle rotture nate fra loro seppe trarre prolitto Griinoaldo Duca di Benevento , cui riuscì ammazzar Godeberto in Pavia , e farsi riconoscere Re dalla dieta «le7 Longobardi nel 66a. Bcrtarido campò la vita , andantlo ramingo in paesi stranieri . Dopo nove anni di calamità , una speciale provvidenza «lei Cielo ripose a quest' ottimo Principe la Longobardica corona sul capo , e ricuperar gli fece Rodelinda di lui moglie , e Cuniberto lor figlio , che 1' usurpatore avea fiu qui tenuti ben guardati in Benevento . Mentre 1' Impero Greco , la Francia , e la Spagna erano travagliate da aspre guerre , riposò tranquilla 1' ItaUa sotto il pio Bcrtarido , che nel 678. si associò il figlio nel regno , pagando il comune tributo alla natura nel 688. o circa ; che non convengono gli Storici sul tempo di sua morte . Rimasto Cuniberto solo a regnare , studiossi imitare le virtù del Patire : e morendo nel 700. pose Luitbcrto suo figlio e successore sotto la tutela di Ansprando.
   Parve allora giunto a Ragimberto Duca di Torino il momento favorevole di far valere le sue ragioni al trono , essendo ei figlio di quel Godeberto , Re per metta , che abhiam veduto ucciso da Grimoahlo. Una battaglia presso Novara ultimò in suo favore la contesa. Poco per altro godè