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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
marcato di Ravenna , e della Pentacoli , colla giunta del Ducalo di Spoleto, e di altro . Molto trovano i critici a ridire su tale conferma e donazione , i cui diplomi non sono fino a noi pervenuti . E certo per altro che creato nuo\o Duca di Spoleto da quella Dieta Ildebrando , ci non da altri che dal Romano Pontefice venne confermato . Capitolò finalmente 1' imprudente Desiderio nel 774* c hi condotto in Francia a riposarsi pel resto di sua vita . Adelgiso do,>o essersi per qualche tempo difeso iu Verona , si ricoverò a Costantinopoli. Eseguito trionfale ingresso in Pavia , prese Carlo il titolo di Re de' Franchi e de' Longobardi : e veramente tutta la Monarchia Longobardica era caduta in suo potere , tranne il Ducato Beneventano . Troppo stretto era il vincolo, che univa quel Duca Algiso all' infelice Desiderio , la cui figlia Aldeberga da lui si teneva in isposa. A meglio dinotare eli' ci non riconosceva in Carlo il suo novello Sovrano, assunse il titolo di Principe, si fece coronare , arrogossi le regalie anche maggiori e supreme , e si die a fortificare il suo Stalo. Carlo, da quel conquistatore veramente grande eh' egli era , lasciò i Dinasti del ceppo Longobardico ne' Ducati, nelle Contee, e nelle Castaldìe che possedevano , contento del giuramento di fedeltà , e di quei tributi , che prima ai loro Re erano soliti di rendere : nò veruna mutazione si permise nelle forme civili del Regno Italico . Conservò le leggi Longobardiche, senza pretendere che gì' Italiani si accomodassero alle Saliche, o Francichc : ed intatte pur le mantennero i suoi successori , con aggiun- ' genie anzi delle altre , dai Compilatoli ( in fino a Corrado ) comprese nel Corpo stesso delle Leggi Longobardiche .
Veggasi ora un catalogo de' nostri Duelli. Molti dotti , prima e dopo Muratori , hanno sudato a tesserlo ; eppure , come si protesta il più recente fra essi P. Ab. Fatteselo , di cui seguiremo le tracce , rimangono ancora lagune da riempiei si , dubbj da togliersi , errori da correggersi . Abbiamo indicato i due primi Duchi Faroaldo ed Ariolfo . Vennero in segilito Tcudilapio nel tìoa. Aitone , altrimenti Tatonc , o Zottone nel CGo. o circa . Trasmondo , in prima Conte di Capua, nel 063., il quale si associò suo fratello Volchila , per attestato di Paolo Diacono . Faroaldo IL figlio di Traslucido nel 703. , dall' ambizioso suo figliuolo Trasmondo nel 724 ') spoglialo di dominio , e costretto a passare in un Monastero i rimanenti giorni. Osserviamo qui vera la massima che i figli sperimentino di poi i medesimi maltrattamenti che si avean permesso verso i genitori ; poiché si è veduto or ora deposto , ed obbligato al Chiericato Trasmondo li. ed in suo luogo creato Duca Udeiico nel 739. ed Agebrando nel 740. La serie progressiva componesi da Lupo , o Lupone , nel 745 : da Aunulfo , assai ilubbio però , nel 7^3 : da Alboino nel 757 ; da Giso/Jo nel 7G0 : da Tcodicio nel 763. Riguarda noi, ed il governo di quest' ultimo Duca della Monarchia de' Longobardi , una permuta fra 1' Abbate Farfense Alano , ed il Monaco Fulcualdo , il quale ebbe casas duas , absque hominibus , scit absque peculi's in Casale qui vocatur Dotale .... in territorio ApnUiensi, super livum qui vocatur Twtiinus , curii omnibus tetris , pratis , vineis : jii Aprile 767. Regnantibus domnis nostris Desiderio , et Adelchisio Jilio
cjits , piissimii regibus____ sed et temporibus domni Theodicii , gloriosi
Molto bene e molto male si è detto de' Longobardi. Non bisogna 12