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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
lare , ed onorifico per la Sede Aprutina ; patisce però una lieve dilficoltà , qual' è di esser falso . L' antichissimo indice degli Abbati , premesso alla Cronica Farfense , presenta in successore di Lucerio nel 740. Fulcualdo , il quale governò quell' illustre Abbadia fino al Diodato ( ei prosiegue )
diede principio alla fabbrica del Monastero di S. Niccolò a l'ordino. Povero Trastuondo ! Eccoti tolto un merito , che Leone Ostiense , 1' originale donazione pubblicata dal Gattola , e le carte del nostro Archivio Capitolare ti avevano assicurato . A Diodato fa succeder Parmiotie di Tossicia , creato ( ei dice ) Vescovo da Papa Stefano III. anch' esso di Tossicia . E quale cosa più verisimile , che Stefano esaltasse un suo Conterraneo ? L' ordinazione di Paninone sarebbe in tal caso a fissarsi dal 768. al 772. Ma Riccauali la foggia al 757. vale a dire undici anni prima che Stefano III. assunto fosse al Pontificalo . I mentitori meritano sempre disprezzo , maggiormente però quando scioccamente mentiscono .
Fuori di Anione niun' altra sicura memoria ci è pervenuta nò anche rispetto ai Conti Aprutini , per tutto lo spazio contemplato nel presente Capitolo .
CAPITOLO XVII.
Continuazione degli avvenimenti del Secolo VIIT. ed avvenimenti del IX.
sino alla morte di Lodovico II. ultimo degV Imperatori Carolini a tener corte in Italia. Vescovati di Sigismondo , e di Geremia.
La donazione di Carlo Magno alla Sede Apostolica del Ducato di Spoleto fu allatto frustranea . Indarno fu Carlo da Adriano scongiurato più volte ad adempir le promesse . Trovasi costantemente che detto Ducato seguitò ad essere incorporato al Regno d' Italia ( Murat. ad an. 77.5. 776. 778. 786. 798. 801. 807. 814- 821. ). Ricco di douiinj fece Carlo consacrare Re d'Italia da Papa Adriano Pippino , uno de'suoi figli, nel 781. Non poteva frattanto piacere a Carlo che il Duca di Benevento non riconoscesse 1' alta sovranità del Re d' Italia , e non pagassegli tributo , come avea fatto ai Re Longobardi . Disbrigato perciò dalle guerre di Sassonia , e nuovamente calato in Italia , penetiò nel Ducato suddetto , per la volta di Capua , nel 787. A prevenire il peggio , cedette Arigiso sull' uno e sull' altro punto , e fra le altre garanzie diede a Carlo in ostaggio di sua fedeltà Grimoaldo suo figlio . E quando quesli venne rilasciato , perchè andasse ad occupare il soglio Ducale , vacato per la morte del Padre ; a più dure condizioni assoggettarsi dovette . Procurò Grimoaldo di andarsene in seguito sciogliendo , e di scuotere ogni giogo ; ond' ò che fu poi riguardato con occhio bieco dai Regali , dalle cui pretensioni ei si difese talvolta colle armi . Noi perdè di mira il Re Carlo , e venendo in Italia nell' anno 800. con numerosa armata , aRor-cliè giunse in Ancona , ne spedi una porzione sotto il comando del Re Pippino a danni del Duca , mentre coli' altra ci torse verso Roma , ove giunse ai 24. Novembre , e dove nel giorno santo di Natale ricevè la corona Imperiale dalle mani di'Lcone III. Dimenticò il Marcucci ( Sag. del. cos. Asc. §. 7. ) che dentro 1'anno 800. Carlo dopo aver celebrata la Pasqua in Tours , dopo essersi ivi fermato per 1' infermità c morte della Regina Luit-garde , dopo aver tenuta una dieta generale in Magonza , e dopo ayer mos-