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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
Chiesa Cattedrale , e Vescovato Aprutino j sino ai prineipj del secolo XII-Il Delfico ( pag. 20. ) ha fatto un cenno della somma autorità di sì fatti Cartolai j . In pari stima lo ebbe il Muzj , ma ci duole che poche cose soltanto ne riferisca ne' suoi Dialoghi. Avendo avuto bisogno il Vescovo Mon-tesanto , ed il Capitolo di esibirlo al Vicario Generale di Ascoli , Delegato Apostolico, nella famosa Causa col Duca di Atri circa la Chiesa di S. Malia a Mare) venne aflidato al Deputato Sir Basilio Urbani, Canonico Àprutino , 1' incarico di recarlo in Ascoli , e di riscuoterlo ben tosto . Nel pubblico istrumcnto stipulatone sotto il dì 26. Novembre 1G01. così lo de-«crive il Notajo Martino Ricci : Librum seu registrimi carta: pergamena scriptum cum coperimento tabellanim , quartini altera media reperitur , et altera cordulis accomodata , antiquissirnum , prout ex aspectu apparet , in numero cartarum scriptarum quinquaginta quinque , qui quidem liber, seu cjus prima caitula incipit cum versiculo rubei coloris , videlicet : Ista carta Jccii Guibberto prò anima sua in Santa Maria . Soddisfece egregiamente all' incarico Sir Basilio , e dopo di' ebbe acchetata la scrupolosità del Giudice Delegato , incaponito a voler collazionare egli stesso cogli originali le copie, già prodotte in processo; restituì al suo Vescovo il Cartolario. Fu quindi in grado Monsig. Pigi/ti-Oddi di comunicare all' Ughelii gli atti più importanti clic desso conteneva , pubblicati nel tomo primo dell' Italia sacra. Ricerche più accurate servirono allo stesso Autore per una lunga appendice al tomo quinto , felicemente riposte al loro luogo da Niccolò Coletti , nella Veneta edizione del 1717. Riguardo al nostro Stefano Coletti , ed al Ricca-nuli , egli è indubitato che non si presero la briga di consultarlo . Ma bea lo svolsero il Brunetti , 1' Alitinoli, ed il Delfico, ai quali tre valentuomini andiamo debitori delle principali notizie , che dal Cartolario si rilevavano. Era a me riserbata la pena di confessare che tale prezioso Codice sia da pochi anni scomparso , e che nemmeno si rinvenga una copia , che il Sig. Delfico ne avea fatta tirare . Onde riparare la doppia spiacevolissima perdita , nell' anno in cui scrivo i8.'5o. mi sono portato in Aquila , sulla speranza di rintracciare fra le schede di Alitinoli altra copia , che mi si faceva supporre avesse per uso suo vergata quell' insigne Collettore , allorché venne, e per notabile tratto del 1769. si fermò in Teramo. Mercè l'interposizione del nostro Monsig. Berrettini, I10 ottenuto dal juniore Sig. Antonio Lodovico A ni inori che il fascicolo de' materiali , dal Prozio adunati , riguardante Teramo , mi si presentasse : ma in vece della desiderata copia vi Ito trovalo un semplice estratto , e nemmeno intiero ; poiché al finire del quinterno , ove il sunto è condotto fino all' anno ioG5., ogni cosa del Cartolario finisce . Senza dubbio la continuazione sarà in altro quinterno , e può stare che un giorno si rinvenga in quel grande ammasso di carte . A me però è mancato e tempo e coraggio per chiedere una perlustrazione generale: pago di avermi procaccialo un nuovo ajuto per gli anni più oscuri , e di avere impetrato il permesso di notare ciò che mi è sembrato degno di attenzione . |