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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO XXI.
   Fine degli avvenimenti del Secolo X. Vescovato di Pietro I.
   Mentre il novello Imperatore Ottone teneva con una porzione dell' arma--' ta assedialo nel Forte di S. Leo 1' Ex-Re Berengario , si mosse da Roma ne'principj del 964. verso il Ducato di Spoleto., dov'ebbe sentore che si trovasse Adalberto . Il Gatlola riferisce due suoi diplomi : uno colla data. II. Id. Febr. e coli' Actum in Villa Rafano in Comitatu Balbense , a favore del Monastero di S. Angelo di Baregio, o Barrea , di cui si è fatto cenno nel Cap. XV : 1' altro colla data XII. Kal. Martii , e co\Y A-ctum in Villa Paterno in Comitatu Pennense, col quale confermò all' AbT bate Aligcrno quanto i Cassinesi possedevano in finibus Pennensi , et in Ji-nibus de Apritela usque in Finito ( De Orig. et progr. p. 72. et 76. ) -Non abbiamo alcun indizio per congetturare s' ci transitasse anche per la uo-stra Contea . Sappiamo sì che Adalberto non si lasciò cogliere , e che anzi durasse fin eh' ebbe vita a molestare chi lo avea spoglialo del regno . A meglio assodare nella sua prosapia 1' imperiale diadema , Ottone fece sì che Papa Giovanni XIII. nel Natale del 967. ne cingesse Ottone II. suo figlio. Le cattive intelligenze , che si andavano suscitando frattanto tra l'Imperatore di Costantinoijoli ed il vecchio Ottone , obbligarono questo a trarre dimoia nei paesi , che oggi formano il Regno di Napoli . Ciò dette campo a Giovanni Vescovo di Penne d' impetrare , colla mediazione della santa Imperatrice Adelaide, la conferma dei beni di quella Chiesa , con privilegio dei 4-Maggio 968. rilasciato in Comitatu Pinnensi jiucta J,lumen quod nuncupa-tur Ricarta ( Ughel. in Pinn. ) : e® ai £assinesi di ottenere altro, diploma, segnato al primo Luglio dell' anno stesso, come il Muratori corregge , iri monte ubi Staphulo Regis dicitur , col quale si confermarono a Paolo Abbate di S. Vincenzo a Volturno i Monasteri e le Celle que videntur esse in Comitatu Teatino r et in Pennense etc. et Ecclesiam S. Terenciani , et S. Angeli in Bassano que sunt in Comitatu Apruciense ( Galtola de orig. et progr. p. 73. ). Nel Settembre del 970. si vede lo stesso Ottone tenere un Placito o giudizio in territorio Morsicano ( Murat. ad an. cit. ). Anche in quel Contado , nell' Amiternino , e nel Valvense , egli , non meno che Teoderico Vescovo di Metz suo congiunto, ed Ecberto Vescovo di Tre-veri trovarono di che appagare il loro genio d'impossessarsi dei corpi dei Santi , e di trasportarli in Germania ( Antinor. toni. 2. cap. 4> ) - Colà restituitosi Ottone I. morì ai 7. Maggio 973.
   Desideroso il superstite Augusto di far valere le pretensioni di Teofania sua consorte , calò in Italia nel 980. coli' idea di togliere ai Greci quanto Ior rimaneva nelle coste dell' attuale nostro Regno . Profittò dell' occasione Aligerrio Abbate di M. Casino per ottener la conferma de' privilegi, già accordati al suo Monastero dal primo Ottone, e l'ebbe ai 6. Agosto del 981. Vengono prima descritte le dipendenze, e i beni posita infra Jines Lan-dulfi principatus Capuano , et Vcneventano : in seguito quei situati ift ambobus Dacatibus nostris Spoletuio, atque Firmano, seu infra omnes Jines nostri Regni Italici : segnatamente nei contadi Manicano , Valvense , Pennense . In Aprutio etiam CeUa S. Angeli , que vocatur Marano etc. In Asculo etc. ( Gattol. ib. p. 77. ) . La data è di Cerice , ua dee leg-