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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I I 2
   ut» : e la seconda incontra fra le altre difficoltà quella del nome essendo dagli Storici sempre chiamata Placidia, non mai Galla Placidia . Non si scioglierà mai il nodo fino a < lio si continui a riguardare Galla per nome di una Imperatrice ; laddove tutto correrà naturalmente , se a tale parola si dia il senso, che 1' era proprio nel medio evo, cioè di nave . Ne abbiamo uti beli' esempio nella Cronica Genovese di Oberto Cancelliere presso Muratori ( R. I. loia. (i. ) : Et quia gravissimum erat , et evidens periculum in tanta temporis /.'revitate grandem exercitum constiiuere etc. Et Galla: , et Galli ad terminum illuni facti esse non potcrunt , dilataverunt exercitum tarli maris , quam terra: . Veggasi Du-Cange v. Galla , Galex , Galliti . Il vocabolo Iridnperatrix non è sì barbaro , come, sembra a prima vista , nascendo dal verbo ittduperarc sinonimo d' imperare , nè si trova solo adoperalo dagli Scrittori de' bassi tempi, ma anche da Giovenale nella Satira 4-il quale usò Jndupcrator in vece d' Imperator. Posto tutto ciò, ecco come io spiego P iscrizione . Una nave Imperiale Greca , salpata da Costantinopoli , trasportò per mare me Flaviano Patriarca , cioè il mio corpo , racchiuso entro un' Arca qua in Castro : e ciò ila gran tempo ; allorché in quesf anno mille e qualtm è slato il mio deposilo cinto di marini , e vi si è apposta iscrizione . Etl ecco che ora sono con Voi.. Qui ho fìsso il mio domicilio : qui ove tengo vicina V abitazione addetta agli Ecclesiastici impiegati al mio culto , e vicini i fondi a tal uopo necessarj . L' obbligazione della rima, che fa tante volte dire anche ai più accredititi Poeti delle cose inutili , lece all' autore dell' iscrizione aggiunger 1' ultimo verso da sembrare superfluo . È vero per altro, che a quell' epoca la Chiesa di S. Flaviano era servita da Arciprete, Primicerio, Canonici c, quel che è più da osservare , da Mansionari , cioè da Custodi di reliquie : come vedremo da documenti dello stesso Secolo XI. Tralascio di commentare «lue altri versi , che leggonsi presso 1' Appiani , i quali potrebbero essere aggiunti ; non esscudo «lai diligonfissimo Brunetti riportali , e sono : Pro vobis Altissimwn rogo Cavctc ne decipiar ego . Possiamo quindi conchiudere che 1' epoca precisa della traslazione di S. Flaviano in Castro sia tutta via incerta , benché , come si è detto , nel Secolo IX. fosse già -avvenuta : « he dopo il fortunato acquisto , Castro cominciò a chiamarsi comunemente S. l'Inviano , come si legge in tutte le carie del Secolo IX. e seguenti . Mortalibus ( scrisse il Brunetti lib. a. pag. 29. ) ad Sancii cultura illue, conjluentibus , facta Oppiclo nominis mulatto , et Sanctus Flavianus mincupatus , quod aliis accidit Oppidis . Ma se è incerto 1' anno , sembra sicuro il giorno della traslazione , da tempo immemorabile celebrata ai a4- Novembre , così notata noli' antico Martirologio della Chiesa Aprutina. ( Brunect. ib. ) Vili. Kal. Decembris. Natale S. Flaviani Episcopi, et Ma ri iris. Non è dunque da confondersi come Ughelli il confuse r con S. Flaviano Vescovo , e Confessore, il cui corpo si conserva in Chicli , con questa iscrizione , trascritta «lai Brunetti e dal Rnvizza ( Serie de' Vescovi Teatini p. 21. ): Hic etiam ( in un Aliare di quella Cattedrale) felieiter requiescit corpus Sancii Flaviani Episcopi et Confessoris. Senza interruzione è durato il culto alle sacre spoglie dell' illustre difensore del dogma delle due nature nella Persona Divina di G. C. propagato eziandio i>er la nostra , c per le circouvicine Diocesi , ove più Chiese si veggono