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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   valendosi del Capitolare di Carlo Imperatore, donarono le loro porzioni del Castello di Chiarino , nel territorio Pinnense , da Giovanni Giudice e Notaio conchiusa coli' yfctum in Pinne . Col nome di Sicherio compatisce in un Piacilo , senza data , tenuto dal Conte Sichibaldo , Messo dell' Imperatore Errico ( ex Alitili. ) nel territorio Apruticuse , nel luogo Galliano , nella Chiesa di S. Benedetto , coli' assistenza di due Giudici , non che dei tigli di Gisoue , dei Tcutoncschi , e di molli altri Uomini di Apruzzo : ove il Vescovo, assistito dal suo Avvocato, reclamò contro i ligli di Siol-lo , detentori dei beni di Antesiano ( la smantellala Chiesa , altre volto connata di S. Pietro ad Januni , la (piale talvolta trovasi denominata ad vfntesianum, lascia indovinare l'ubicazione di Antesiano) e degli uomini di esso : e dove i convenuti riconobbero di aver torto ; giacché tulio il lenimento confinalo dal rivo fra Antesiano e Monticelli», e «lai corso della Carpineta fin dove mette nel rivo di Nereto spellava all' Episcopio : ond' è < he Sicherio ne fece redigere Breve mcoiilationis dal Giudice Giovanni . Torna in campo il nome ili Sitiger noli' ultimo documento del Cartolario, clic lo concerne , dell' anno io5a.
   Credo- che tante varietà di nomi sia derivala dall' essersi voluto latinizzare Sniger , o Sicigiier nome Longobardico del nostro Vescovo . Io l lio chiamato Suichero sull'appoggio della seguente memoria del Cartolario , a nevi conservala dal Brunetti ( in sclied. ) . Breve recordationis , ntqua convambiationis , quoti f'ecit Petrus filiits .Inlingì major omnibus ylpruliensis Comitatus per vini rum Petro Episcopo Jilo Manfredi da Castello, qtiod nominatur Ciri fella , quod est jrneta S. Fltibianum , et de aliis tetris, et reddidit coricumbiationern in alio Cortiilutu, in loco , quod omnibus modo ititrotrenr est ; ciò combina a meraviglia con quello che la Storia generale c' indica «lolle frequenti usurpazioni > che si per-motlcvano i prepotenti su i beni delle CItiese e de' Monasteri , ne' tempi ile' quali trattiamo . Seti nini postea supmdictus Petrus filius sfr-dutg't preoccnpatus fuissct die mortis sue , nicmor fraudis , et violentie , quatti prius fecerat Matti Ecclesie et Episcopio , vocavit ad se preordiiuitos Ecclesie S. Elaviani Joannem Matisionariunt, et J oliar meni Prìmoceriuin , et Joliannem filium Formose , et reddidit supradictuiu Cast rum in manibus eorum. Sed cum postea successisset riepos cjtts nomine Pagantis , jubente Dottino nostro Imperatore, efj'ertus est rniles Episcopi Suicliet i, et reddidit in benefìcium. ipstini Castrimi. Ecco dunque quale fu il temperamento adottalo dall' Imperatore Arrigo III. o dai suoi Ministri : che Pagano tenesse in beneficio , ossia iu feudo dal Vescovato Aprntino , il Castello di Civilella , sotto il peso di un annuo Servigio , o ontagio . Simili feudatarj dicevansi Militi, vai quanto dire nobili Vassalli . Mortuo ergo ilio, successit filius ejus , qui et tennit ipsnm Castrimi ad fìdelitatem Suicheri Episcopi : quo defilitelo fuit cor il cut io in ter Episcojtum Si tic fienali , et Abitatati S. SaLvatoris nella Diocesi «li Rieti , il quale aveva «lolle pretensioni sopra Civilella per ragione del nostro Monastero «li S. Salvatore a Bozzino da lui dipendente, de ipso Castro : et ìnietfuerant ibi majores liomiiies de Co-mitatu, et qiuituor Jiuliccs : et Episcoptu Suicliertts cum lege , et iusticia vicit ipsiutt Castri un . 1/ essere rimasto devoluto il Castello di Civitella dopo la moite del figlio di Pagano non jiruova clic la linea ili questo si fosse esliuta ; perchè giusta le consuetudini feudali allora vigenti, la concessione