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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I 20
   dei Saraceni , e dalle dilapidazioni di alcuni Abbati , tesse lungo catalogo dei beni e diritti , de' quali anticamente il Monastero era stalo in possesso , c va indicando gì' ingiusti usurpatori , e detentori . Venendo al Contado Aprutino , fra le altre cose , si duole : che Merio Abbas tenct curtern S. -Felicis in Pedttgnano . ( S. Felice Pari occhiale di Putignano , esistente ) quarti habuerunt Jilii Guazonis Propcrarùi , qui vendidenint Antonio Corniti , et ipse Comes dedit Petro fi/io Arduinci, et ipsc dedit /ìlio Tederà ari , qui modo dederunt S. Q idrico. Or se Antonio fu contemporaneo di Pietro figlio di Arduinco , o di Ardiugo ; lo fu parimente dei Vescovi Pietro II., Sansone , e Suichero .
   Quantunque la serie dei Conti involta sia fra tenebre , apparisce luminosamente però che la Contea Aprutina stendevasi ili là dal Tronto . Leoue Ostiense così scrisse ( Chron. Cass. lib. 2. cap. 72. ) : Eodctn tempore , cioè dopo il io45. al quale anno appartiene ciò che aveva detto precedentemente , Corbo quidam Aprutiensis obtidit Moruisterio li. lìenedicti , qnod situiti est in codeni Comiratu juxta Jluvio Trontu , e di cui ancora rimane la Chiesa nel territorio di Monsanpolo , sulla fertile pianura , chiamata .Valle di Tronto , et buie Civrtobio subjacet , totani poriionetn siami de Castello Pani , del quale appariscono i vcsligj sopra un' eminenza , uno scarso miglio al Ponente di Monsanpolo , et de Monte Domnelli, ora Monte Tonnello un buon miglio al Settentrione di Monsanpolo , sul territorio di Monteprandone : curri omnibus omnino rebus , et perlincntiis earumdern poiiionuni , qiuc sunt modia tcrrarum tria millia . Si fatta donazione avvenne propriamente in Marzo del io5o. ed è stata rendula di pubblica ragione dal Gattola ( de orig. et progr. p. 146. ) : de res proprielutis meis, que mi/ii ABRUCCI in hen-diUite ejus . Est ipsa res mea in territorio Apruciense , et in territorio Firmano . Venne ridotta a stipulato da Adone ISotajo e Giudice , e chiusa coli' slctum in Apruccio . Me tornerà parola nella Cronichetta del nostro Monastero de' SS. Benedetto e Mauro al Tronto . Corbo , o Corl.one , se è lo stesso di quello che intervenne ad un Placito dei ioG5. da riportarsi nel seguente Capitolo, era di Monsanpolo: et Corbus de ipso Monte S. Paali . In tal modo si rende chiaro quel che i diplomi di Lodovico II. connato al Cap. XVII. e di Ottone I. riferito al Cap. XXI. ci avevano indicato colle, parole : et in fin 'ibus de Aprucio usque in Firmo : cioè che la Contea Aprutina verso i paesi marittimi s' inoltrava sino alle frontiere della Fermana . Da un registro di Feudatarj sotto i Re Normanni vedremo che anche nel Secolo XII. Monsanpolo , Moutc-Don-nello , ed Acquaviva soggiacevano ai nostri Conti .
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   CAPITOLO XXIII.
   Contuujuizionc degli avvenimenti del Secolo XI. Jino alla prima invasione de' Normanni, circa l' anno 1078. Vescovato di Pietro III.
   Vacata la Sede Romana per morte di S. Leone IX. vi fu sollevato Gerardo Vescovo di Aichstct , Consigliere ed intimo amico di Arrigo 111. consacrato ai i3. Aprile io55. col nome di Vittore II. Morto Ugo III- , 1' Imperatore non potè ad altri roegRo affidare il governo del Ducalo di Spoleto , e della Marca di Camerino o di Fermo , e foi-se di tutta 1' Italia ,