Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1 ', Niccola Palma

   

Pagina (128/205)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (128/205)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   iaS
   probi Uomini . Questo due transazioni sembrano dimostrare clic il Vescovo Pietro si ville obbligalo ad accomodarsi alla meglio coi Teutoltesela sopra taluni punti , anche ad onta del soleunissimo Placito dell' anno precedente , e con decoro di entrambe le Parti.
   Me il vivo interesse presentano i sette restanti Articoli. In Maggio io;)'S. anche con una permuta il Vescovo Pietro sopì altra controversia con diverse jiersone . La composizione venne fatta a modo ili Placito , in presenza dei Giudici di Apruzzo , dei Canonici di S. Flaviano , e di molti Uomini probi . Ricevè più terreni , dell' estensione totale di dugento venti moggi , fra i confini de' quali è il fiume Salino , ed il Marc , con dritto ili pesca su questo : non che. dodici Mansi di uomini , tassativamente nominati , con sessanta moggi da costoro tenuti : e diede in compenso altrettanti stabili di eguale misura . La parte che resilisse restò assoggettala alla pena ili mille lìizanzi d' oro . Se il sunto è , come esser dee , esatto , questo Documento finisce a dirimere la questione lungamente discussa nel Cap. XIV. , dappoiché finisce coli' A etani in Aprutio, in loco Castri ad Sanctuni Flavia» uni.
   Nel io(3a. lo stesso Pietro accettò la donazione, che Guido di Pietro, e Gisone di Longino fecero all' Episcopio di Teramne del Castello di Lavarono , e delle loro porzioni di beni , ascendenti iti mio a mille moggi , a Fonie-coperta , Raviano , Predi, Maglianello, Campo, Vimello, Tuliriauo , Calciano , Scarlajaiio , Risogna , Moscaviano , Colle di Resina , Festaniano , Magliano , Rocciano, e Rapino. Simile donazione si fece nel medesimo anno dai fratelli Landolfo e Raiuicri di Trasmondo , e di uguale importanza , del Poggio ili Salino , della metta del (fastello di Totionio , e di una porzione del Poggio di Moulebcllo . I confini più marcati sono il Salino , la librata, ed il Marc , colla quota ili pescagione ai donatori spettante .
   Appartiene al I olili. perchè 1' indizione è la prima , ed al mese di Agosto , la donazione di Corbone di Siolfo , il quale diede la sua parte del Castello di Mouticello , e della Chiesa ivi esistente . Tra i limiti dei terreni dipendenti sono il 'Incaglio , il rivo di Toraninno conio scorro nella Grassa, il rivo di Moriano come scorre nel fiume Moscramnio , c questo nel Touli-no . 11 prisco nomo di Fianticello fu dunque Moscramnio , o Miseranio , conto si legge nella fondazione del Monastero di S. Niccolò a Tordino , quasi rniser amnis , al paragone di Tordino . Appartiene allo stesso anno , indizione seconda , ed al mese di Ottobre , altra donazione , che. Adelbcrto di Giovanni foce della sua porzione del Castello d' Isola , e. delle pertinenze di questo . Vengono segnati i confini ila S. Flaviano a S. Martino , da So-siniano al rivo di Mòsciano , da Tordino , c dal rivo di Acqttasalsa .
   Non mono che i precedenti , portano il regnante di Arrigo o Errico due atti del io(i5. Il Vescovo Pietro e Guido di Pietro conchiusero una permuta , coli' avere il primo ceduto al secondo de' beni nelle pertinenze d' Interamne , del Castello di Cartecchia , e del Castello di S. Anza , non die quindici Bcnefizj coi loro servizj , ed uomini : e coli' avere avuto in compenso seicento moggi in Rabiano ( lo stesso che Raviano , sopra mentovato , oggi Graziano , una delle contrade medie fra Castagneto , e Puligna-110 ) Fontecopcrta , Isola , Valentaua , Predi , Pantancto , ctc. : più la porzione di Guido del Castello di Lavarono, e deUa Chiesa di S. Maria dentro di esso . Tre Mossi , uno da parte del Re , un altro ila parte del Vescovo, rd un terzo da parte del Giudice , eoa tre Estimatori, avevano proceduto