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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   scovo di Valva e Solmona, credè doversi conservare come un tesoro nell' archivio Casauriensc la sentenza di S. Gregorio VII. emanala nel Concilio Romano di queir anno , la quale seco lui riportò , tornando da Roma : Si fjuis JYormannorum , vel quoriunlibet hominum prcedia Monasterii B. Clementis invaserà ctc. ( pag. 805. ) . Pur non finì il governo di Trasmondo col 1079. senza ilie il Malmozzctto non a\esse non solo occupata, ma presso che distrutta quella Radia ( pag. 800. ) . Andiamo però debitori alla Cronica di S. Bartolomeo a Carpineta , ahcli' esso Monastero della limitrofa Diocesi di Penne, ed a noi più vicino , di pregevoli notizie sull' oggetto . Ughclli 1' ha pubblicata , ma io ne ho una copia autentica dell' Archivista del Monastero di Casa-Nova dell' Ordine Cistcrciense , cui S. Bartolomeo rimase più tardi soggetto .
   Quivi si narra ( Lib. 3 ) che nel governo di Erimondo ( eletto Abbate nel io5a. ) un tal Berardo figlio di (birboncello , benché discendente dal fondatore di quel sagro luogo, perseguitò a segno detto Abbate, e suoi Monaci, clic tulli l'uggirono . Veruni Ncrmandorum quidam vii' nobilis Hugo Malmozeitus omnes Provincias istas , nutu divino , suo subdidit dominatili , cioè la Contea di Penne , e le circonvicine : il clic potò anche dire per anticipazione . Septeni Jilios , quos habebat , statuii Duees , et Comites , cioè Capitani , e Governatori : Venit ad Monasteriiun istud, et dum viileret ejus desolationem liorrendam , et tjrrannùlem Berardi sepelien-dee memoria! , Monasterium desimeium , Monachis et Abbate vacuimi ; ejus miserine condolens et valde compatiens , revocavit Abbatem et A/o« nac/tos , et eos propriis rcstituit sedibus . Fu quindi Evimondo in grado di ultimar 1' opera del Campanile che all' epoca dello spoglio , da Berardo eseguilo , aveva lasciata imperfetta . Morì dojio venticinque anni di Abbadia , ai 25. Gennajo , 11011 si precisa di qual anno , ma dev' essere il 1077. Gli succedette Adamo , il quale visse tre anni nel governo , mancando ai 18. Gennajo ( 1080. ) . Fin qui non apparisce coli' ultima chiarezza clic i Normanni avessero steso il dominio nella Conica Aprulina : ma ben si dimostra dal prosieguo : seti cum de Fratribus Monasterii non essct quispiam ad regimai ICcclesiae sitf/iciens etc. : adeunt Fratres Ugonem Malmosetium , qui glutino devotionis , et magnae dilectionis erat Monasterio Joederatus , considunt euni de invenienda persona , quae regimini Monasterii esset suj-Jiciens , et ad praeponendum idonea : cujus Consilio , et auxilio elegerunt querulam Monachimi Cassinensem Praepositum Ecclesiae septem Frairum de Aprutio ( oggi Convento de' MM. Osservanti tra Mosciano , e Giuba ) virum priulentem , religione , et vita probabili notum , nomine Joannem . Governò questi il Monastero di Carpineto dieci anni e dieci mesi , finché con vive istanze richiesto per Abbate dai Monaci di S. Clemente di Casa-uria , ivi si trasferì , con essere in fine elevato alla Cattedra Vescovile di Valva e Solmona . Dal rimanente del secondo libro , e dal terzo si apprendono tre importami notizie . La prima che il Malmozzelto ritenne per notabile tempo il governo delle contrade conquistate , perchè subito dopo la traslazione eli Giovanni ( nel Fcbbrajo del 1091. o 1093. ) coepcriuit Fm-iivs de eligendo Abbate tractare, circa quod ipse Malmozzetlus coepit esse sollicitus eo quod Dombius erat luijus Monasterii, ove portatosi a suggerimento della inoghe , esortò i Monaci a scegliere Sansone , dimorante quasi nascosto nel Monastero eli S. Giovanni in Venere , donde il fece venire ; e
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