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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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prccatorum suontm manifestati otte , secundum C anonum in stilata , veram ittjuriaimus silri pan tit et.ti ani. Uragonara, Città distrutta, era nella Capitanala.
Ma a quell' epoca dovrà riferirsi questo fatto , ed in ijual rincontro il Vescovo Teatino potè riunire intorno a se tre altri Vescovi ? Abbiamo dalla Cronica di Casalina che Urbano II. pubblicando la Crociata , prcedicavit
remissionem pcccatonim..... Et tinnì totus Mundus post cum currerct ,
avidus remissionem peccatornm accipere , et in ninnerò SS. Martjnmi esse , contigli al hoc praetlicans ptiiediclus Sanimus Ponti/ex devenerit Thyctum , ibique perendinans non multis diebus , cum Episcopis et Baro-nibus ila via Jlierosoljrmitana , hahuit commune collot/iuum ( p. 872. ) . Del passaggio fallo per Chicli ila Urbano li. si hanno altri indizj ( Alitinoli toni. 2. Cap. 10. ) e potè avvenire sulla !iue del m»)8. allorché quel Pontefice dal Concilio di Bari , tenuto in Ollobre di quell' anno , si restituì in Roma , ove celebrò il Natale . Sappiamo dalla medesima Cronica die Tassoni; transmarinas partes adire voluit : e forse, tale disposizione rende indulgenti i Vescovi sul conto de* suoi peccati . Comunque siasi , ci non solo non restituì all' Abbate Grimoaldo il Monastero Casati ricuse , ihe aveva usurpato , ma prima di partire per Terra Santa , lo vendè a Riccardo (Àmie di Matioppcllo . Molto più lardi 'Passone s' indusse a dare qualche compenso ai Casaut iensi ( pag. 87!$. et 879. ) .
IU Riccanali , cui tornava miglior conto creare i Vescovi di sua testa ihe cimentar la vista nei sempre astrusi caratteri delle antiche carte; nel medesimo anno 108O., in cui il Cartolario presentava Ugone, pianta Roberto ili cognome Tinto . E il' onde il desunse ? Uditelo , et risimi teneatis Amici . Da una patente ili Economo-Curato per la Chiesa ili S. Maria ili Casoli , castello ( ci dice ) distrutto vicino a Teramo , così concepita : Ruberto Tinto , per la grazia di Dio , e della Sede Apostolica , Vescovo A prillino . Tibi eie. Avesse il poveruomo almeno saputo che simil tilolario assai più tardi fu adottato dai Vescovi ! Onde dar luogo a Roberto , bisognava spingere Ugone più indietro , e così fece comodamente , perchè non ebbe sentore di Guido I. Sul proposito-di Ugone , egli e Giordani raccontano che prese parte alla Crociala bandita di Urbano II. e che ebbe il comando di un Reggimento di Cavalleria . Aggiungono clic nell' alto , in cui si dava una battaglia importante ai Saracchi, non paventò- di celebrare sid campo il Divin Sagrilizio , in faccia all' oste nomina , ponendosi le sacre vesti sopra le armi . E perchè questo fatto di Ugone , dando gran coraggio ai ci oceseguati , molto contribuì alla vii tori a ; ebbe da Pasquale li. il privilegio di j>oter celebrare la Messa armato . Tale racconto nou essendo poggiato a veruna solida testimonianza , può esser falso , e falso io lo reputo . Se piaccia riflettere che uella Chiesa ili Aquileja , tino all' estinzione del Patriarcato , fuvvi pur l'uso della Messa armnta : c clic Giovanni Vescovo ili Iklluno sollo Ottone 11. 11011 ebbe ribrezzo ili tenere sopra 1' Altare la spada nuda , in seguo della Contea , e del dominio ili sangue su quella Città ; s' inclinerà a ardere clic sì fatta ostentazione si fosse cominciata a praticare do]k> che i Vescovi ebbero avuto il pieno dominio.. feudale di '1 cra-mo , e che in seguito siasi supposto il famoso privilegio della Messa armata , di cui i Vescovi Aprutini bau fatla pompa fino al Secolo XVIII. Celebrandola , il che era nelle grandi solennità , indossavano una spada a tracollo sopra la pianeta : ed al lato dell' Altare sulla credenza , insieiu colle ini-