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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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li invictàm aperte vieta . Allegans jus hoc neque Episcopali autnoritate , 'i ipie jtidicitili serifenfia posse sibi conferri, seti quia erat ci obstrictus viri-'•ulo fìnnae sicuritatis petiit ab eo licentiam , ut sua authoritate posset '¦'lieve a parte vieta , quod jure sectdarium potestaturn sibi cornpetens , et non notninans quid , aut qiuintum , vel cur . Episcopus dixit omnern ad-ministrationem ad diminuiionem rerum Ecclesiae pertincutati pruder necessaria ab Apostolica Sede sibi mterdicta esse, et talari licentiam.... permissum Romani Pontificii dare non posse . Tunc Comes admonuit Episcopum ut in capite, vel peteret Romanam Sedem instructam et praeparatarn ad ju-ititiam faciendam , et recipiendarn promittens se ibi perrecturuni , et prae-dictos adversarios Ecclesiae ad justitiam faciendam , et recipiendarn con-stricturum .
Non si può leggere questo documento senza provar compiacenza de' progressi , clic do,io i precedenti secoli di ferro , cominciava a fare lo spirito umano . Era già apparsi 1' aurora del risorgimento delle lettere , che meglio avremmo ammirata se il documento fosse stato più attentamente copiato . Ecco che invece de' temerarj giudizj di Dio , tante volte dalla Chiesa riprovati , si adoperano giuridici dibattimenti colle sole armi di legali azioni , ecl eccezioni . GÌ' ingegni si erano rivolti allo studio del dritto , e fioriva a quest' epoca il famoso Guarnirli , detto comunemente Irnerio , il quale spiegava in Bologna le leggi Giustinianee. La menzione di Pasquale II. non dimostra il temporale dominio del Papa sulla nostra Regione , come noi dimostra sul Contado di Modena un istrumento stipulato nel seguente anno iu S. Cesario , Pasqiuile in Apostolatu anno X. ( Murat. ad an. 1109. ) -In quei Villtuti si riconoscono de' servi ascritti alla gleba , i quali erano in commercio , non altrimenti che la Villa cui erano incardinati . Meno infelice era la condizione di quei ciuque Villani Partitori, altrimenti Partiona-rii , perchè partecipavano delle rendite. In quel Beneficio si scorge un tondo dato o a vita o in perpetuo , sotto la corrisposta di un annuo servizio, 0 censo : o per dir meglio, un Feudo . I territorj controversi erano tutti nei dintorni di Teramo . Si conoscono Monticeli», or Villa di questa Città , eil il Monte Melatino nel tenimento di Campii . I titoli delle Chiese di S. Angelo ad Malgianelluni , di S. Lorenzo ad Scacctanum ( esistenti ) e di S. Maria ad Sorlatani , ili S. Maria de Lavarone , di S. Maria de Fonte Coperta , e di S. Pietro ad Antesianum ( dirute ) indicano le pertinenze di Magnauella , di Colle-Minuccio , del Gesso , di Castagneto , e di Colle-Atterrato Superiore . Or se quei fondi , o almeno quelli di Antesiano , di Scacciano , di Sodata o Solata , e delle Prata , per autorità de' Normanni furono assegnati alla Chiesa Cattedrale ; acquista 1' ultima evidenza ciò che nel precedente Capitolo si è veduto , cioè che i Normanni aveano per qualche tempo tenuta la signoria di Teramo . Merita dunque esser corretto il Muzj , il quale in più luoghi ( Dutl. 1. ms. Dial. di v. lez. gior. 2. ) sostiene che Teramo fino all'Aprile del 1149. fosse stata costantemente soggetta agi' Imperatori Occidentali , e clic prima dell' anno suddetto non vi avessero posto piede i Normanni . Nè si rende men chiaro ciò che di sopra si è osservato , cioè che i Normanni perdettero indi a non molto il possesso della Contea Aprutina. Ipsa ( potestate Normannorum ) recedente, unum-quemque eonuti possessionem Ecclesiae restitutam iterimi apprehendisse . Merita di esser parimente corretto il Brunetti, che ( lib. 3, fragni, p. a. ^