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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204
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suppose il Conte Atlone figlio di Ugone Malmozzelto , sul semplice appoggio delle surriferite parole della Cronica di Carpineto : Septem Jilios quos habebat statuii Duccs , et Comites . Oltre che Allo , o Atlone ( lo stesso che Azzo o Azzonc ) è un nome Longobardico ; domando se avanti il Tribunale di un Conte Normanno poteva un Avvocato chiamar ncquissitnam potestaiem Normannorwn , e così pur anche esprimerla il redattore della sentenza ? Or se siamo sicuri che Allo chiamavasi il Conte Aprutino di esercizio , al primo entrare del 1108 : se certi siamo del pari che Morro sia un' antica Terra della Contea Aprutina , e che ad un miglio all' Est di essa, in contrada dai Catasti segnala col nome di Piano di S. Martino sia esistita una Chiesa di S. Martino , i cui beni , non meno che 1' immagine del Santo , furono trasferiti all' altra di S. Giacomo Apostolo ( poscia denominata S. Antonio di Padova ) entro le mura ; avremo grave motivo a credere che Conte Aprutino , ed identico ad Alto ora osservato , sialo fosse quell' Allo Conte , figlio pur di un Atto , il quale donò al Monastero Far-fense medietatem unius Ecclesiae S. Martini , quae est in vocabulo ubi dicitur Morrus etc. cum libris , et paramentis et tburibulis , dccimis , ter-ris , et vineis , in Giugno noi. anno del Re Errico o Arrigo : donazione ridotta in iscritto dal Giudice 1Salomone , che con disdoro del suo celebre nome , privo anzi allatto di senno , mancò di esprimere e la Contea di Atto , ed il luogo ov' ei stipulò . Avremo in oltre una seconda pruova clic nel noi. i Normanni non dominassero fra noi: e nel nome di Alto seniore , padre del donante , un indizio mollo probabile del Conte di ceppo Longobardico , dai Normanni della prima invasione spogliato della Contea di Apruzzo. Il citalo documento è riportato dal Fatteseli! ( App. 115. ).
Niun' altra notizia ci rimane di Uberto , se non che egli ancor viva nel 1114- quando Rcrnardo Muto fece una donazione alla Chiesa Intera-jnnense , letta nel Cartolario dall' Ughelli , e dal Delfico ( pag. 25. ) . Prima di chiudere il Capitolo diciamo che nell' anno 1111. Arrigo V. si fece per forza coronare Imperatore : e morirono Ruggieri Duca di Puglia , cui succede Guigliclmo suo figlio : e Boaniondo Principe di Antiochia e di Taranto , lasciando crede un piccolo figlio dello slesso nome . Guigliclmo prese l'investitura da Pasquale lì. nel 1114.
CAPITOLO XXVI.
Di S. E E li A lì D O Vescovo ( trai conosciuti ) XIV. principale Protettore della Diocesi Aprutina.
Nè Guigliclmo , nè Ruggieri Duca avevano ereditate le virtù militari del gran Robci to loro rispettivo avo , e padre . Non trovarono in essi i Romani Pontefici quei prodi difensori , che nel Guiscardo trovalo avea S. Gregorio VII. Anzi la debolezza del Duca Guigliclmo fu tale. , che per domar Giordano Conte di Ariano a lui ribelle, ebbe nel 1122. bisogno del soccorso di Ruggieri Conte di Sicilia : e fu per compensar questo soccorso , che , secondo Falcone Beneventano , Guiglielmo cedò al Conte 1' altra metta della Calabria : cessione che altri Storici pongono molto tempo prima , come si è veduto . Non dee quindi sorprendere che i Normanni non tornassero a conquistare 1' Apruzzo nell' intero periodo , di cui siamo per parlare : del che