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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sempre più ci assicura il vedersi segnati gli anni dell' Impero di Errico in una ratifica , che in Aprile 1121. Indizione XIV. fece Teutone figlio di Teutonc di quanto aveva già donato suo Padre al Monastero di S. Giovanni a Scorzone , la quale si legge nel Cartolario delle Monache di S. Giovanni.
   Gli atti storici di S. Berardo , oggetto di questo Capitolo , consistevano , al dir di Muzj ( Dial. i. ) in tre Leggende . La prima lunga 7 la quale si cantava dai Canonici Aprutini nel Matulino della Festa principale , e conteneva le notizie della vita del Santo , ed i miracoli , che fece vivendo e dopo la morte . La seconda non breve , la quale parimente si cantava nella Festa della Traslazione , e ricordava la storia di questa . Era la terza un compendio , trascritto nel Maitirologio per cantarsi all' ora di Prima , ai 18. Deceinbrc . Ei riporta per intero quest' ultima : In Civitate Terami vatalis li. Berardi Episcopi, et Confessoris , qui ex illustri prosapia , et ex genere Comitum Paleareae traxit Originem. Cupiens retributori aeterno faventius famulari, spirto nativo genere , et gloria labenti fiumana , prò Cliristi amore se in Monasterio S. Joannis in Venere monacavit : ubi jejuiiiis , et orationibus jugiter vacans , cameni in servitutem spintus redi-gebat . Sane suo Antistite orbata Ecclesia Aprutina , li. Berardus ad di-gnitatem Episcopalem canonice est vocatus . Cura ni pastoralem invitus su-scipiens , vacare studuit operibus pietatis sic , ut non Episcopus , sed pater ptuiperum viderctur . Veruni quia lucerna , quae erat abscondita sub niodio religionis , posila super caiidelabrum dignitatis Episcopalis , Regio-nem totani Aprulinam illuslravit. Voluit tamen divina clementia cumdem. in vita pariter , et in morte multis , et magrtis miraculis coruscare . Della leggenda principale non ne inserisce, nel citalo primo Di-.ilogo, che due tratti. Il primo : Sanctum est qiùdem , Jratres , quod petitis , et gloriosa retributio-ix clarissimum , ut B. Berardi Pastoris vesti i , et Praedecessoris mei , vitani , virtutumque miranda simili vobis officio recolenda consigliati . L' altro : Interea subtracto de medio Donino Uberto, venerabdi Apruti-jwruni Episcopo , cwictus populus Aprutinus beatissimum Berardum una-nimiter. Pra'sulem deposce.bat, (uni quia illustri genere et natalibus cla-rus erat , timi quia suo tempore nec honestate martini , ttec prerogativa virtutum in confutio sibi similem decemebant. Convcnientibus ergo cum Cano-nicis Matricis Ecclesia: universis fere C'iericis , et Pmcerìbus Aprutinis , juxta ritinti Ecclesia', deliberatimi est inter eos uno Consilio qiuitenus virimi , moribus illustrati et genere , provideant in Pastorali . Mox Canonici Tcramnatscs votis omnibus divinimi consilium ( nella mia copia del Muzj qui deve mancare qualche parola ) festinanter elegerur.t de se quatuor prudentiores , et tne/ioivs . A questo passo 1' Autore si stanca , e si contenta accennare clic i quattro Canonici si portarono al Monastero di S. Giovanni in Venere, e non senza dispiacere dell' ALLalc , e contro la volontà del Santo, condussero questo in Città , con allegrezza c giubilo di tulio il popolo .
   La prima c seconda Leggenda furono per cura del nostio Vescovo F. Vincenzo da Moutcsnnto fatte imprimere in Venezia nel ilìoi. presso Giovanni Antonio Rampazctti. Ed una seconda edizione ne fece eseguire in Ascoli , pei tipi di Maffeo Salvioni, Silvestro Giuliani Arcidiacono Apruli-110, nel 1G37. Nel seguente anno, Stefano Coletti Canonico Aprutino , pur colle stampe del Salvioni , ne pubblicò una traduzione in Italiano , ma traduzione non poco libera : cui aggiunse un breve Catalogo de' nostri Vcsco-