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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 1

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 204

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Trasfusi agli Orsini i dominj del principal ramo dei Conti di Pagliara , eglino ne ritennero il titolo : conio si vede nella donazione che Napoleone II. Ursini Conte «li Manoppello e di S. Valentino , Palleaureae Dominus fece a S. Liberatore n Majella nel i386. ( Gattol. /list. Cass. p. 85. ) . Il cambiamento di Palearea o Palearia in Pollarla , e Palla aurea rendè arditi ad applicar tai nomi il Corsignani a Palladoro in Provincia di Apruzzo ultra secondo , efl il Pollidoro a Paglieto in Apruzzo citra . Il sopra Citato registro però del Secolo XII. ove Palearia è annoverata nel Contado di Penne , insieme con Tossicia , Forca ( di Valle ) Castelli , Aquilano , Isola etc. rende vano ogni loro sforzo . Ma nulla mostra con maggior chiarezza che anche sotto il nome di Palla aurea debba intendersi Pagliara , (pianto il privilegio rilasciato da Napoleone II. de Uisinis ai Frati di S. Domenico di Teramo , cennato dal Muzj , e che ora è presso di me . Eccone il transunto . Egli s' intitola Milite , Conte di Manoppello , e di S. Valentino , Barone di Guardiagrcle , Palleoureae Dowimis , Logo-teta, e Protonolario del Regno di Sicilia . Asserisce che Napoleone de Ursi-nis suo Avo , mentre viveva , dava ogni anno dei grani del Castello di Tossicia dodici tomoli per limosina al Priore , ed ai Frati Predicatori di Teramo . Or egli , per divozione clic nutre veiso S. Domenico , conferma tale annua limosina , e di nuovo la concede in perpetuo : ordinandone 1' esecuzione ai Massari e Conservatori della sua Corte ili Tossicia . E in data di Teramo li g. Settembre 1392 : e porta un magnifico e ben conservato suggeUo in cera rossa . Se la Valle Siciliana ( di cui Tossicia era divenuto, come lo e anche oggi , il luogo principale ) era feudo dell' Orsini , sarebbe stata essa dimenticata nel titolarlo , specialmente ove si trattava di un ordinativo che la concerneva ? Chi non vede eli' era indicata nella signoria di Pallaaurva , cioè di Pagliara , antica residenza dei Conti ? E lo stesso Ro-maneUi , il quale par che non sappia dissentire dal suo comprovinciale Pollidoro , pure nel tomo secondo ( cap. 22. ) ci fornisce una pruova dell' i-dentità di Palearea o Palla aurea con Pagliara . Éi , citando Brunetti , ci narra che il potente Francesco Riccardi di Ortona comprò da Giovanna II. nel 1419- Forca , Tossicia , Isola , ed i Castelli di Querceto, di Palearia , di Roccafinadamo , di Bifari , e di Lcognano . Leggendo in Brunetti ( lib. 2. p. 120. ) castra Forchine , Tussiciae , /nsulac , Castelloruni , Queryueti ctc. prese quel Castellorum per appellativo , mentr' è il nome proprio deRa terra dei Castelli , rinomata per le fabbriche delle majoliclic . A buon conto per determinare 1' ubicazione di Palearea bisogna intraprenderne le ricerche nei contorni dei divisati Paesi. Intanto Forca ( di Valle ), Tossicia , Isola , Castelli , Cerqueto , Roccafinadamo ( Villa di Bacucco ) Bifari ( oggi Befaro ) e Leognano sono tutti Paesi , che per così dire , circondano Pagliara . 11 Riccardi per altro aveva avuti quei Feudi Ladislai miniere : Giovanna glie li confermò, addito venditionis titulo prò ducatis ter mille . Sed cum necessitate cogente Regina Joanni de Ursinis co Oppida dederit, in illorum excambium Francisco dedit Piscariam cum J'ortalli-tio etc. ( Brunett. ih. ) . Sotto la feudalità degli Alarcon y Mcndozza non è più da cercar la Contea di Pagliara , intitolandosi eglino dal nome generico , Marciasi della Falle . Mi si condoni , in grazia dei nostri buoni vicini Siciliani , una digressione riuscita forse un po lunga .
   Benché UghcRi confessasse che nel Cartolario molti monumenti si tro-